Cronaca
Scuola, boom del liceo Scientifico e dell'Itis Baldini. Ecco le iscrizioni alle classi prime delle superiori
Aule, Martinez: "Prima di prendere in esame la loro situazione dobbiamo aspettare di conoscere dal Provveditorato qual è l’organico di diritto, che non è quello chiesto dai dirigenti"
05 febbraio 2021 - Quali sono state le scuole e gli indirizzi preferiti
quest’anno dai ragazzi che si sono pre-iscritti alla classe prima delle
superiori? Boom al Liceo
scientifico (+56), in lieve calo il Classico (-18). Gli istituti tecnici registrano quasi tutti un aumento: +40
all’Itis Baldini, +20 al Perdisa Morigia, -17 al Ginanni. Interessano l’informatica e grafica e comunicazione, che pare
essere un effetto della pandemia e della richiesta di competenze in
questo ambito.
Un condizionamento è venuto dalla mancanza di attività di orientamento in presenza. Tra cui le giornate di porte aperte, i laboratori per le scuole medie inferiori. In alcuni casi è ‘saltata’ l’organizzazione di nuovi corsi, come quello di enologia all’Agrario.
Le tendenze sono comunque abbastanza definite, anche se i dati dovranno essere letti in modo approfondito, e probabilmente su di esse ha influito l’incertezza sul futuro provocata dal coronavirus.
I Licei: boom per l’indirizzo di Scienze applicate dello Scientifico, al Classico preferito il Linguistico
Allo scientifico Oriani i numeri lievitano: dai 253 dell’anno scorso ai 309 di quest’anno. Il più gettonato è l’indirizzo di Scienze Applicate (si studia informatica e non latino) con 160 iscritti, 93 al Tradizionale e 49 allo Sportivo. Nel 2020 i numeri erano rispettivamente 106, 96, 51. Per lo Sportivo la classe è una sola, da 27 ragazzi, e si andrà in base alla graduatoria. Nel 2020 gli studenti in esubero confluirono prevalentemente verso Scienze Applicate.
270 gli iscritti al Classico Dante Alighieri (18 in meno dello scorso anno): 42 al Tradizionale, 119 al Linguistico, 79 Scienze Umane, 31 Economico sociale.
I Tecnici: boom all’Itis Baldini
All’Istituto tecnico commerciale Ginanni gli iscritti sono 163 (erano 180 nel 2020), di cui 140 all’indirizzo Amministrazione, finanza e marketing (la “vecchia” Ragioneria) e 23 al Turismo.
Crescono i numeri all’Itis Baldini: 280 iscritti (40 in più dello scorso anno). Qui il biennio è comune e la scelta delle opzioni avviene dopo il secondo anno, quando i ragazzi hanno le idee più chiare per scegliere tra Meccanica, Elettronica, Informatica, Elettrotecnica, Chimica, Logistica e Conduzione del mezzo navale.
Al Perdisa Morigia 20 iscritti in più dell’anno scorso, per un totale di 228 ragazzi: 75 hanno scelto l’Agrario, 57 Costruzioni (Geometri), 96 Grafica e comunicazione (erano 75 lo scorso anno). La sede del Morigia in via Marconi ha esaurito gli spazi e i ragazzi in esubero frequenteranno le lezioni nella sede dell’Agrario, dove tra l’altro il Campus di Ravenna dell’Università lascerà liberi i locali ora utilizzati dal Corso di laurea in Scienze ambientali per il quale la prossima settimana inizieranno i lavori della nuova sede.
(il Liceo Artistico Nervi Severini e l'Istituto professionale Olivetti Callegari non hanno fornito i dati)
Le scuole superiori, alle prese da lunedì scorso con l’inizio della didattica al 50%, stanno facendo i conti anche con l’organizzazione del prossimo anno scolastico.
Numerosi gli interrogativi che si pongono: si dovrà mantenere ancora il distanziamento e quindi continuerà a esserci il problema della capienza delle aule? Le risorse per il personale, docente e Ata, e per l’edilizia ci saranno? Il numero degli alunni per classe resterà da 27 a 30, con possibili situazioni di handicap e la gestione di un disagio sociale importante visto l’andamento dell’ultimo anno scolastico?
Questioni vecchie e nuove, discusse in un primo incontro tenutosi martedì (da remoto) tra Provveditorato e dirigenti scolastici.
“Prima di prendere in esame la situazione delle aule – spiega Maria Luisa Martinez, che in Provincia ha le deleghe a Pubblica istruzione, edilizia scolastica e patrimonio – dobbiamo aspettare di conoscere dal Provveditorato qual è l’organico di diritto, che non è quello chiesto dai dirigenti. E’ questo il dato che incide sull’edilizia scolastica, solo in quel momento sappiamo quante aule servono. E in ogni caso sul loro numero influiscono parecchie variabili: quante sono le classi quinte in uscita, se aumentano e di quanto le seconde, terze e quarte. E’ una situazione che va valutata complessivamente".
C’è anche il dato demografico da tenere in considerazione, acuito dai problemi economici, sanitari e sociali che si ripercuotono sulle nascite.
Il calo, già registrato alle primarie (le vecchie elementari), si riflette da quest’anno sulle secondarie di primo grado (le medie) e tra qualche anno sulle superiori. “Anche se – commenta Martinez – non è detto che il calo percentuale sia uguale per tutti o si ripercuota più su alcuni indirizzi e non su altri. Per cui bisogna essere pronti agli aumenti di ora, e anche alla diminuzione che avremo tra qualche anno”.
MVV
© copyright la Cronaca di Ravenna
Un condizionamento è venuto dalla mancanza di attività di orientamento in presenza. Tra cui le giornate di porte aperte, i laboratori per le scuole medie inferiori. In alcuni casi è ‘saltata’ l’organizzazione di nuovi corsi, come quello di enologia all’Agrario.
Le tendenze sono comunque abbastanza definite, anche se i dati dovranno essere letti in modo approfondito, e probabilmente su di esse ha influito l’incertezza sul futuro provocata dal coronavirus.
I Licei: boom per l’indirizzo di Scienze applicate dello Scientifico, al Classico preferito il Linguistico
Allo scientifico Oriani i numeri lievitano: dai 253 dell’anno scorso ai 309 di quest’anno. Il più gettonato è l’indirizzo di Scienze Applicate (si studia informatica e non latino) con 160 iscritti, 93 al Tradizionale e 49 allo Sportivo. Nel 2020 i numeri erano rispettivamente 106, 96, 51. Per lo Sportivo la classe è una sola, da 27 ragazzi, e si andrà in base alla graduatoria. Nel 2020 gli studenti in esubero confluirono prevalentemente verso Scienze Applicate.
270 gli iscritti al Classico Dante Alighieri (18 in meno dello scorso anno): 42 al Tradizionale, 119 al Linguistico, 79 Scienze Umane, 31 Economico sociale.
I Tecnici: boom all’Itis Baldini
All’Istituto tecnico commerciale Ginanni gli iscritti sono 163 (erano 180 nel 2020), di cui 140 all’indirizzo Amministrazione, finanza e marketing (la “vecchia” Ragioneria) e 23 al Turismo.
Crescono i numeri all’Itis Baldini: 280 iscritti (40 in più dello scorso anno). Qui il biennio è comune e la scelta delle opzioni avviene dopo il secondo anno, quando i ragazzi hanno le idee più chiare per scegliere tra Meccanica, Elettronica, Informatica, Elettrotecnica, Chimica, Logistica e Conduzione del mezzo navale.
Al Perdisa Morigia 20 iscritti in più dell’anno scorso, per un totale di 228 ragazzi: 75 hanno scelto l’Agrario, 57 Costruzioni (Geometri), 96 Grafica e comunicazione (erano 75 lo scorso anno). La sede del Morigia in via Marconi ha esaurito gli spazi e i ragazzi in esubero frequenteranno le lezioni nella sede dell’Agrario, dove tra l’altro il Campus di Ravenna dell’Università lascerà liberi i locali ora utilizzati dal Corso di laurea in Scienze ambientali per il quale la prossima settimana inizieranno i lavori della nuova sede.
(il Liceo Artistico Nervi Severini e l'Istituto professionale Olivetti Callegari non hanno fornito i dati)
Le scuole superiori, alle prese da lunedì scorso con l’inizio della didattica al 50%, stanno facendo i conti anche con l’organizzazione del prossimo anno scolastico.
Numerosi gli interrogativi che si pongono: si dovrà mantenere ancora il distanziamento e quindi continuerà a esserci il problema della capienza delle aule? Le risorse per il personale, docente e Ata, e per l’edilizia ci saranno? Il numero degli alunni per classe resterà da 27 a 30, con possibili situazioni di handicap e la gestione di un disagio sociale importante visto l’andamento dell’ultimo anno scolastico?
Questioni vecchie e nuove, discusse in un primo incontro tenutosi martedì (da remoto) tra Provveditorato e dirigenti scolastici.
“Prima di prendere in esame la situazione delle aule – spiega Maria Luisa Martinez, che in Provincia ha le deleghe a Pubblica istruzione, edilizia scolastica e patrimonio – dobbiamo aspettare di conoscere dal Provveditorato qual è l’organico di diritto, che non è quello chiesto dai dirigenti. E’ questo il dato che incide sull’edilizia scolastica, solo in quel momento sappiamo quante aule servono. E in ogni caso sul loro numero influiscono parecchie variabili: quante sono le classi quinte in uscita, se aumentano e di quanto le seconde, terze e quarte. E’ una situazione che va valutata complessivamente".
C’è anche il dato demografico da tenere in considerazione, acuito dai problemi economici, sanitari e sociali che si ripercuotono sulle nascite.
Il calo, già registrato alle primarie (le vecchie elementari), si riflette da quest’anno sulle secondarie di primo grado (le medie) e tra qualche anno sulle superiori. “Anche se – commenta Martinez – non è detto che il calo percentuale sia uguale per tutti o si ripercuota più su alcuni indirizzi e non su altri. Per cui bisogna essere pronti agli aumenti di ora, e anche alla diminuzione che avremo tra qualche anno”.
MVV
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