Radio Antipaniko, oggi il quinto Festival con 10 ore di dirette | la CRONACA di RAVENNA

Radio Antipaniko, oggi il quinto Festival con 10 ore di dirette

Creata in piena emergenza Covid-19 per contrastare gli effetti negativi della clausura, dà spazio alla creatività di musicisti, dj, scrittori e poeti con i loro reading, attori e artisti di vario genere impegnati in performance

30 maggio 2020 - Dieci ore di parole e musica in diretta con numerosi ospiti e collegamenti da Ravenna e da diverse altre città dell’Emilia-Romagna: il quinto Festival di Radio Antipaniko si tiene oggi dalle 14.45 fino più o meno all’una di notte.
L’ascolto è possibile dalla pagina Facebook e dal canale YouTube della webradio, nata il 13 marzo da un’idea del pubblicitario Andrea Bagnoli.
Come rivela già il suo nome, Radio Antipaniko è stata creata in piena emergenza Covid-19 per contrastare gli effetti negativi della clausura e il suo scopo principale è dare spazio alla creatività di tutti coloro che si sono visti negare la possibilità di esprimersi in pubblico, musicisti, dj, scrittori e poeti con i loro reading, attori e artisti di vario genere impegnati in performance.
La struttura è agile, con Bagnoli e altre tre persone che compongono una sorta di direttivo-redazione: Sabina Morgagni, Elisa Zini e Jana K Alvarega. Non c’è una sede fisica, il lavoro si fa da remoto e così si contengono i costi di questa attività che, almeno per ora, non gode di contributi o sponsorizzazioni. Abbiamo rivolto qualche domanda al fondatore della webradio e a Sabina Morgagni, che di professione è atelierista: lavora cioè con i bambini per integrare la didattica con laboratori e attività artistiche.


Andrea Bagnoli, Radio Antipaniko ha già raccolto intorno a sé in poco tempo un gran numero di aderenti e di partecipanti. La partenza com’è stata?
Io sono una persona pigra e abitudinaria come un gatto, ma gli spazi espressivi chiusi per l’Emergenza Covid-19 avevano cominciato a mancarmi anche se, in altri momenti, magari non li avrei frequentati. Così ho fatto una chiamata generale attraverso i social network per coinvolgere tutte le persone di mia conoscenza la cui attività non aveva più, di fatto, il diritto di esistere.
Mi ero messo in testa di creare una webradio e dal punto di vista tecnico non è stata una cosa facile: all’inizio di marzo ho passato una settimana intera ad arrovellarmi sui vari problemi, ma il 13 dello stesso mese eravamo pronti a partire. Siamo fin dall’inizio in quattro a gestire l’attività, molti però ci sostengono e il loro numero si amplia sempre di più. La sfida sarà di qui ai prossimi dieci-venti giorni, quando dovremo affrontare le riaperture e il ritorno di ciascuno di noi alla propria attività professionale.

Come vedi il futuro della Radio dopo l’Emergenza?

La disponibilità delle persone potrà essere modificata dal fatto che riprenderemo tutti a lavorare, ma abbiamo già dei progetti. Io collaboro come commerciale pubblicitario con il network del Cacofonico, qui a Ravenna, e ci stiamo già muovendo per fare almeno una volta al mese delle interviste combinate tra Cacofonico e Radio Antipaniko. Continueremo con gli spettacoli che già tenevo prima con il mio partner artistico, Dj Faro, e che abbiamo chiamato “Open your mind - Open your mic”: 10 minuti di esibizione con il microfono in mano in cui ciascuno fa quello che gli pare. Non è una competizione e il pubblico non è incitato al ludibrio ma all’applauso.
Sono anche stato interpellato da agenzie di comunicazione e sto valutando le loro proposte. La Radio attualmente è no-profit, ma speriamo di arrivare a guadagnare del denaro; credo che l’idea di una sponsorizzazione sia irrealistica, in questo momento, e punterei invece a donazioni o a contributi degli Enti pubblici.

Sabina Morgagni, è tua l’idea di chiamare “Festival” le giornate di dirette che oggi arrivano alla quinta edizione. Come mai la scelta di questo nome?
Il termine festival nella storia del teatro significa non soltanto rassegna; ci è venuto in mente di usarlo soprattutto perché evocava quello che ci stava mancando di più, ovvero le nostre serate, la musica e le chiacchiere che poi per la Radio sono diventate interviste, rubriche e appunto festival.
All’inizio non sapevamo ancora per quanto saremmo andati avanti, però poi siamo cresciuti, abbiamo imparato e stiamo facendo molte cose: alle nostre trasmissioni partecipano dj che sono dei veri personaggi, vengono da discoteche storiche dell’Emilia-Romagna, abbiamo scrittori, poeti, registi, attori, sceneggiatori, musicisti; insomma, festival è la parola più vera, più viva per definire questa realtà, altrimenti avremmo dovuto inventare una parola nuova.

Puoi raccontarci in breve che cosa succederà oggi nelle dieci ore di dirette?

Il conduttore è sempre Andrea Bagnoli; avremo ospiti numerosi e tutti fantastici, si parlerà, si farà musica e credo che tutti coloro che verranno da noi, nella nostra arena invisibile, si potranno divertire molto.

Patrizia Luppi


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