Interventi sugli alberi della pineta Piomboni tra Punta Marina e Marina di Ravenna | la CRONACA di RAVENNA

Interventi sugli alberi della pineta Piomboni tra Punta Marina e Marina di Ravenna

100mila euro investiti da Comune. Molte alberature di pino marittimo sono morte o particolarmente deperenti e inclinate a tal punto da essere prossime alla caduta. Sarà favorito lo sviluppo di frassini, querce e pini sviluppatisi nel sottobosco

16 gennaio 2021 - Un investimento di 100mila euro per interventi forestali nell'area della Pineta Piomboni tra Punta Marina e Marina di Ravenna. I lavori inizieranno lunedì 18 gennaio e sono previsti dal progetto elaborato dal Servizio tutela ambiente e territorio del Comune di Ravenna. Termineranno entro il mese di marzo, così da non sovrapporsi al periodo di riproduzione dell’avifauna.

L’area boscata interessata, di proprietà comunale, rientra nella perimetrazione del Parco Regionale del Delta del Po e nel sito Rete Natura 2000, denominato “Pialassa dei Piomboni, Pineta di Punta Marina”.
I lavori si sono resi necessari per intervenire su alberature di conifere che versano in pessime condizioni fitosanitarie. Molte alberature di pino marittimo, infatti, sono morte o particolarmente deperenti e inclinate a tal punto da essere prossime alla caduta.

“L'obiettivo principale – spiega l’assessore all’Ambiente Gianandrea Baroncini – è quello di favorire lo sviluppo e la rinnovazione di specie arboree, in particolare di frassino, quercia e pino, già spontaneamente sviluppatesi nel sottobosco, favorendo così la diversificazione del bosco e aumentando in questo modo la resilienza dell'ecosistema. Negli ultimi anni abbiamo realizzato moltissimi interventi nelle zone naturali di Ravenna che sono un patrimonio ambientale inestimabile, la cui cura costante è indirizzata a preservarne gli habitat, la fauna e la flora e a renderle sempre più fruibili”.

Il progetto prevede principalmente interventi di diradamento funzionali anche alla prevenzione incendi boschivi, oltre che a selezionare le alberature di conifere in fase senescente, poiché molte di queste sono già quasi completamente secche. Gli interventi selvicolturali consistono, inoltre, in spalcature (eliminazione dei rami dei palchi inferiori delle piante) soprattutto di lecci, in modo da promuovere un corretto accrescimento del bosco e facilitare lo sviluppo del sottobosco, favorendo così una maggiore efficienza ecologica dell'ecosistema forestale.


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