Cronaca
Apertura di bar e ristoranti per protesta, la prefettura annuncia "rigore e fermezza"
Si è riunito il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica
14 gennaio 2021 - L'niziativa di gestori di bar e ristoranti che hanno annunciato l’intenzione di restare aperti per protesta, domani 15 gennaio, è stata condannata dal comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica di Ravenna. L’organismo, presieduto dal prefetto Enrico Caterino, definisce "inconciliabile l’iniziativa con il principio di legalità" e sottolinea "l’impossibilità di poter tollerare tali forme di protesta». La promessa è di rispondere con "interventi improntati al massimo rigore e fermezza".
La nota diffusa dalla prefettura spiega che "questa forma di disobbedienza verso le norme che impongono specifici divieti ha incontrato il netto ed incondizionato dissenso di tutte le componenti presenti alla riunione, che nei vari interventi hanno sottolineato come la gravità delle intenzioni manifestate dagli operatori di categoria, qualora poste in essere, scatenerebbero inesorabilmente un’impennata della diffusione del virus con inevitabili ricadute sui livelli di tenuta del sistema sanitario locale".
E' stata decisa "l’adozione di misure stringenti in virtù del prevalente interesse pubblico alla prevenzione e repressione delle violazioni ed in particolare modo dei reati che potranno configurarsi sulla base della vigente disciplina in materia di inosservanza delle norme previste per il contenimento e la diffusione epidemiologica in atto".
© copyright la Cronaca di Ravenna
La nota diffusa dalla prefettura spiega che "questa forma di disobbedienza verso le norme che impongono specifici divieti ha incontrato il netto ed incondizionato dissenso di tutte le componenti presenti alla riunione, che nei vari interventi hanno sottolineato come la gravità delle intenzioni manifestate dagli operatori di categoria, qualora poste in essere, scatenerebbero inesorabilmente un’impennata della diffusione del virus con inevitabili ricadute sui livelli di tenuta del sistema sanitario locale".
E' stata decisa "l’adozione di misure stringenti in virtù del prevalente interesse pubblico alla prevenzione e repressione delle violazioni ed in particolare modo dei reati che potranno configurarsi sulla base della vigente disciplina in materia di inosservanza delle norme previste per il contenimento e la diffusione epidemiologica in atto".
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