Paziente cerca professionista: ora c'è 'Curiamo'. Inizia lo screening di infermieri e medici | la CRONACA di RAVENNA

Paziente cerca professionista: ora c'è 'Curiamo'. Inizia lo screening di infermieri e medici

Luca Bellone, il giovane infermiere ravennate che ha inventato la app per chi ha bisogno di prestazioni sanitarie, e il digital Rukshan Matteo Perera diventano operativi

22 novembre 2020 - Si chiama ‘Curiamo’, ed è la app creata da Luca Bellone e Rukshan Matteo Perera. Il primo ha 26 anni, è laureato in Scienze infermieristiche all’Università di Bologna, ha esperienza in strutture private e nell’assistenza infermieristica domiciliare. Il secondo è un trentaduenne, con la maturità scientifica a Ravenna, laureato al Politecnico di Milano in Ingegneria aerospaziale, esperto di digitale, lavora per Amazon in Lussemburgo.
Del gruppo fanno parte anche altri due infermieri e Webra, società che fornisce servizi, strumenti e promozione on line.

La app è la tesi di laurea di Luca ed “è naturale che poi sviluppassi il progetto imprenditoriale. Un progetto che è anche una mission”. Il punto di partenza, infatti, è un’esigenza concreta: doveva organizzare una forma di assistenza sanitaria domiciliare per la nonna, ma occorrevano almeno tre giorni, tra ricerca del professionista, prenotazione, tempi di attesa. Da questa esperienza “ho capito quanto fosse importante mettere a punto un sistema che incrociasse le esigenze del paziente con l’offerta della sanità”.
Rukshan torna a Ravenna dove ha ancora il fratello, la scorsa estate ha conosciuto Luca e ha deciso di unirsi al progetto mettendoci le sue conoscenze del mondo digitale, “un modo per riavvicinarmi” dice.

Come funziona? Si scarica gratuitamente, si seleziona la prestazione, il luogo, l’ora, il nome di una figura già conosciuta oppure uno generico disponibile e si “clicca”. A quel punto in pochi minuti sarà disponibile la lista circoscritta di infermieri o medici tra cui scegliere quello adatto alle proprie esigenze.

Questa settimana il team di ‘Curiamo’ inizierà a raccogliere le adesioni. “Puntiamo sulla qualità del servizio, quindi lo screening dei professionisti che saranno nella app sarà molto accurato” spiega Luca. La app, infatti, si pone anche l’obbiettivo di valorizzare l’esperienza e la formazione del personale sanitario.

Gli obiettivi? “Partiamo dal territorio compreso nell’Ausl Romagna, poi speriamo di entrare nel mercato nazionale. Una operazione che richiede un investimento annuo di 300mila euro; 1,2 milioni per il timing di tre anni che ci siamo dati”.

La settimana scorsa hanno partecipato alla Startup Competition del web marketing festival 2020 trasmesso online da Rimini il 19-20-21 novembre. 700 partecipanti di cui 40 in finale, tra cui la app Curiamo. Ora sono in attesa di sapere se sono i destinatari di uno dei premi e se qualche investitore si è interessato a loro.


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