Politica
Fusignani: "Salviamo cooperative culturali e circoli ricreativi"
Il segretario provinciale del Pri chiede interventi economici per i danni provocati dal Covid
![Fusignani: Salviamo cooperative culturali e circoli ricreativi](/file/articoli/th/articoli_2238.jpg)
18 novembre 2020 - Il segretario provinciale del Pri, Eugenio Fusignani, condividen "le proposte del modo cooperativo richiamate da Legacoop Romagna che si aggiungono a quelle presentate già il 3 novembre scorso dalle cooperative culturali aderenti all’AGCI, con una lettera al sindaco anche in qualità di Presidente UPI, per sostenere le Cooperative Culturali e Ricreative, i Circoli Ricreativi e le Associazioni del tempo libero".
La preoccupazione che viene dalle Cooperative culturali e dai circoli ricreativi "non è solo una rivendicazione giusta per quel che riguarda un tessuto sociale ma anche e soprattutto un grido d’allarme per salvare, in primis, una storia che è tutt’una con la storia delle nostre terre.
Storia di lavoro e fatica che, dalle Società Operaie e di Mutuo soccorso, trovava nelle Case del Popolo non solo dei semplici luoghi di aggregazione o di riflessione politica, ma veri e propri momenti di riscatto culturale e di emancipazione culturale.
Oggi quel ruolo resta ancora presente soprattutto nelle località del forese e nelle periferie urbane dove, spesso, quelle strutture sono le uniche a disposizione dei cittadini".
"Purtroppo - spiega ancora Fusignani - la già difficile sopravvivenza è messa a rischio con le misure dettate dal contrasto alla pandemia da Covid-19.
Per questo, insieme alle misure di sostegno previste dal decreto Ristori per le attività dei pubblici esercizi è necessario sostenere anche le attività del terzo settore, pensando ad aiuti concreti alle cooperative culturali e ai circoli ricreativi che, come richiamavo in premessa, sono parte integrante del tessuto sciale delle nostre comunità.
Questi soggetti, che rappresentano uno dei presidi fondamentali per la socialità, la cultura e la vitalità del territorio, restando esclusi da forme di sostegno rischiano seriamente di scomparire, insieme alla loro importantissima funzione sociale e, purtroppo, anche a numerosi posti di lavoro dal momento
. Occorre pertanto trovare le forme per superare questo delicato momento e rilanciare tutte le azioni sociali non appena sarà possibile".
In questo delicato momento "a tutti è richiesto un sacrificio per contribuire quanto prima ad uscire dal tunnel di un virus che uccide le persone e le imprese.
Insieme alle tante imprese commerciali e ai pubblici esercizi, anche le Cooperative Culturali, i Circoli o Associazioni Ricreative, Culturali, Sportive stanno facendo la loro parte e per questo vanno trovare le giuste forme di sostegno anche per loro.
Lo dobbiamo non solo alla nostra storia ma anche e soprattutto al presente e alle prospettive delle nostre comunità".
© copyright la Cronaca di Ravenna
La preoccupazione che viene dalle Cooperative culturali e dai circoli ricreativi "non è solo una rivendicazione giusta per quel che riguarda un tessuto sociale ma anche e soprattutto un grido d’allarme per salvare, in primis, una storia che è tutt’una con la storia delle nostre terre.
Storia di lavoro e fatica che, dalle Società Operaie e di Mutuo soccorso, trovava nelle Case del Popolo non solo dei semplici luoghi di aggregazione o di riflessione politica, ma veri e propri momenti di riscatto culturale e di emancipazione culturale.
Oggi quel ruolo resta ancora presente soprattutto nelle località del forese e nelle periferie urbane dove, spesso, quelle strutture sono le uniche a disposizione dei cittadini".
"Purtroppo - spiega ancora Fusignani - la già difficile sopravvivenza è messa a rischio con le misure dettate dal contrasto alla pandemia da Covid-19.
Per questo, insieme alle misure di sostegno previste dal decreto Ristori per le attività dei pubblici esercizi è necessario sostenere anche le attività del terzo settore, pensando ad aiuti concreti alle cooperative culturali e ai circoli ricreativi che, come richiamavo in premessa, sono parte integrante del tessuto sciale delle nostre comunità.
Questi soggetti, che rappresentano uno dei presidi fondamentali per la socialità, la cultura e la vitalità del territorio, restando esclusi da forme di sostegno rischiano seriamente di scomparire, insieme alla loro importantissima funzione sociale e, purtroppo, anche a numerosi posti di lavoro dal momento
. Occorre pertanto trovare le forme per superare questo delicato momento e rilanciare tutte le azioni sociali non appena sarà possibile".
In questo delicato momento "a tutti è richiesto un sacrificio per contribuire quanto prima ad uscire dal tunnel di un virus che uccide le persone e le imprese.
Insieme alle tante imprese commerciali e ai pubblici esercizi, anche le Cooperative Culturali, i Circoli o Associazioni Ricreative, Culturali, Sportive stanno facendo la loro parte e per questo vanno trovare le giuste forme di sostegno anche per loro.
Lo dobbiamo non solo alla nostra storia ma anche e soprattutto al presente e alle prospettive delle nostre comunità".
![](/images/favicon.png)
© copyright la Cronaca di Ravenna
Altro da:
Politica
![](/images/placeholder.png)
![](/images/placeholder_video.png)
Forza Italia: «Mambelli cheerleader di De Pascale?»
«Endorsement di Ascom a De Pascale e alla sinistra: il presidente parlava a titolo ...
![](/images/placeholder.png)
![](/images/placeholder_video.png)
![](/images/placeholder.png)
![](/images/placeholder_video.png)
«Un romagnolo candidato Governatore dell’Emilia-Romagna è una buona notizia»
Al candidato de Pascale e agli altri che si presenteranno alle elezioni regionali, ...
![](/images/placeholder.png)
![](/images/placeholder_video.png)
![RAVENNA FESTIVAL RAVENNA FESTIVAL](/file/banner/banner_75.gif)