Covid, l'ospedale passa al livello 'rosso' | la CRONACA di RAVENNA

Covid, l'ospedale passa al livello 'rosso'

Questo consentirà di dedicare maggiori spazi e personale alla gestione dei pazienti Covid. 50 i ricoverati

10 novembre 2020 - La gestione ospedaliera passa al terzo livello, detto anche livello rosso, ma sempre con la consueta gradualità di provvedimenti, mirata a contemperare un’adeguata gestione dei casi Covid con l’erogazione di tutte le prestazioni possibili. Attualmente sono 50 i ricoverati a causa del contagio.

Allo stato attuale, infatti, non è prevista sospensione per le attività già programmate, né per gli screening. I direttori delle varie strutture valuteranno eventuali contrazioni delle prestazioni da erogare, sia interventi chirurgici sia specialistica ambulatoriale, nelle fasce di minor priorità e vagliando la situazione specialità per specialità.

Questo consentirà di dedicare maggiori spazi e personale alla gestione dei pazienti Covid. Per limitare ulteriormente la contrazione di prestazioni, l’Azienda è già in contatto con la sanità privata per chiedere ulteriori integrazioni di prestazioni da parte loro.

Per quanto riguarda i posti letto, il passaggio al terzo livello è una conseguenza dell’occupazione di oltre l’80 per cento dei posti di area internistico-pneumologica, e prevede l’attivazione, graduale, di 529 letti dedicati al Covid di cui 75 di terapia intensiva.

Anche in Romagna, sebbene con un trend meno spiccato rispetto alla media nazionale, l’andamento dell’infezione da Covid 19 sta contemplando, nelle ultime settimane, un aumento di incidenza tra la popolazione che, nonostante il 50 per cento circa dei pazienti sia asintomatico o con sintomi lievi, si ripercuote comunque sulle strutture ospedaliere.

“Come emerge dal quadro delineato – commenta il direttore sanitario aziendale Mattia Altini – la rete ospedaliera è in grado di fronteggiare un eventuale ulteriore aumento di pazienti che necessitano del ricovero ospedaliero, con accettabili limitazioni sul resto dell’attività sanitaria.

Dobbiamo però fare di tutto per cercare di evitare che lo scenario evolva ulteriormente, poiché se ciò dovesse avvenire, saremmo costretti a maggiori limitazioni delle attività sanitarie non legate a Covid, con la riproposizione di conseguenze negative, sulla salute generale, che già stiamo iniziando a verificare a seguito delle restrizioni che si dovettero adottare in occasione della ‘prima ondata’ dei mesi scorsi.

E’ perciò di estrema importanza, a questo punto, un impegno forte da parte della popolazione per limitare ogni comportamento a rischio, e seguire con estremo scrupolo le indicazioni normative e di sicurezza”.


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