Cronaca
La croce greca donata da Paolo VI è tornata alla Tomba di Dante
E' stata benedetta da papa Francesco, che ha annunciato una riflessione su Dante e la sua opera
17 ottobre 2020 - Da oggi, sabato 17 ottobre, è possibile vedere la Croce che fu donata da
Paolo VI in occasione del 700esimo centenario dalla nascita di Dante,
nel 1965 e benedetta da Papa Francesco il 10 ottobre.
Questa mattina, infatti, è stata ricollocata nella tomba del Poeta nel corso di una cerimonia alla presenza del sindaco Michele de Pascale, dell’arcivescovo Lorenzo Ghizzoni e di Padre Ivo Laurentini direttore del Centro dantesco dei padri minori conventuali, custodi e cultori di Dante e della sua opera, che ha donato un mazzo di rose
La Tomba sarà aperta fino alle 23 nell’ambito degli eventi organizzati in occasione della “Notte per Dante”.
Dopo il recente restauro del mausoleo dantesco, progettato da Camillo Morigia, torna al suo posto la croce originale dopo la rimozione di una copia.
La croce greca, con quattro ametiste incastonate alle estremità, collocata al di sopra della lastra marmorea di Pietro Lombardo, era stata inviata da Paolo VI il 19 settembre del 1965 come segno della risurrezione che Dante professava. Nel dicembre dello stesso anno, a chiusura del Concilio vaticano II, il papa pubblicò la lettera apostolica “Altissimi cantus”, nella quale riconosce in Dante il poeta della cristianità e la conclude con l’esortazione “Onorate l’altissimo poeta!”.
Inoltre, Paolo VI scrisse in una lettera all’allora arcivescovo di Ravenna, Salvatore Baldassarri, che la Divina Commedia è “poema dell’umanità, della civiltà, della filosofia e teologia, poema dell’unione e dell’armonia dell’ordine naturale con il soprannaturale, della vita presente con l’eterna”.
L’interesse della Chiesa ad onorare Dante è stato manifestato dallo stesso papa Francesco in occasione della benedizione della croce, quando ha accolto in Vaticano la delegazione ravennate, nell’annunciare una sua riflessione sul Sommo Poeta per il 2021.
© copyright la Cronaca di Ravenna
Questa mattina, infatti, è stata ricollocata nella tomba del Poeta nel corso di una cerimonia alla presenza del sindaco Michele de Pascale, dell’arcivescovo Lorenzo Ghizzoni e di Padre Ivo Laurentini direttore del Centro dantesco dei padri minori conventuali, custodi e cultori di Dante e della sua opera, che ha donato un mazzo di rose
La Tomba sarà aperta fino alle 23 nell’ambito degli eventi organizzati in occasione della “Notte per Dante”.
Dopo il recente restauro del mausoleo dantesco, progettato da Camillo Morigia, torna al suo posto la croce originale dopo la rimozione di una copia.
La croce greca, con quattro ametiste incastonate alle estremità, collocata al di sopra della lastra marmorea di Pietro Lombardo, era stata inviata da Paolo VI il 19 settembre del 1965 come segno della risurrezione che Dante professava. Nel dicembre dello stesso anno, a chiusura del Concilio vaticano II, il papa pubblicò la lettera apostolica “Altissimi cantus”, nella quale riconosce in Dante il poeta della cristianità e la conclude con l’esortazione “Onorate l’altissimo poeta!”.
Inoltre, Paolo VI scrisse in una lettera all’allora arcivescovo di Ravenna, Salvatore Baldassarri, che la Divina Commedia è “poema dell’umanità, della civiltà, della filosofia e teologia, poema dell’unione e dell’armonia dell’ordine naturale con il soprannaturale, della vita presente con l’eterna”.
L’interesse della Chiesa ad onorare Dante è stato manifestato dallo stesso papa Francesco in occasione della benedizione della croce, quando ha accolto in Vaticano la delegazione ravennate, nell’annunciare una sua riflessione sul Sommo Poeta per il 2021.
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