Due anni dall'alluvione: il punto su ricostruzione, messa in sicurezza, ristori e prospettive per le imprese | la CRONACA di RAVENNA

Due anni dall'alluvione: il punto su ricostruzione, messa in sicurezza, ristori e prospettive per le imprese

Le priorità delle imprese: interventi urgenti per la sicurezza del territorio, semplificazione delle procedure per i ristori e erogazione rapida dei contributi per il 100% dei danni subiti

22 maggio 2025 - A due anni dalla gravissima alluvione che ha coinvolto la Romagna e in particolare la Provincia di Ravenna, la CNA Territoriale di Ravenna ha ospitato un momento di confronto con i rappresentati della Regione e delle Istituzioni locali per fare il punto su quanto è stato fatto in questi anni e quali siano le reali condizioni di imprese e territorio.

Ha aperto i lavori il Direttore della CNA di Ravenna Massimo Mazzavillani, evidenziando ancora una volta i ritardi nell’erogazione dei ristori alle imprese: «Per quanto riguarda il sistema dei ristori per imprese e famiglie, auspichiamo una semplificazione e meno burocrazia, perché ad oggi le domande completate attraverso la piattaforma Sfinge sono solo il 5% dei potenziali aventi diritto».

Nella sua relazione introduttiva, Matteo Leoni, Presidente della CNA Territoriale di Ravenna, ha ricordato le tante attività svolte da CNA a sostegno delle imprese colpite dall’alluvione e di tutto il sistema economico locale, duramente colpito anche indirettamente dagli eventi atmosferici estremi di questi anni (vanno ricordate anche le trombe d’aria che hanno interessato Cervia e la zona a nord di Ravenna e Alfonsine).

«Il nuovo Decreto-legge del Governo approvato il 30 aprile scorso presenta degli elementi positivi, in particolare l’accorpamento delle emergenze del 2023 e del 2024, la proroga delle funzioni commissariali fino a maggio 2026. Si parla anche di semplificazione di procedure e indennizzi e programma di messa in sicurezza» ha dichiarato Leoni. «Gli interventi e i cantieri attivati realizzati o in corso a seguito degli eventi del 2023 e del 2024 in provincia di Ravenna sono 134 per un importo di 155 milioni di euro, ma sono ancora tanti gli interventi da realizzare, per cui richiediamo tempi celeri e garanzie della corretta esecuzione delle opere. Accanto alle opere è importante anche una programmazione territoriale diversa che ponga al centro la tutela e la messa in sicurezza del territorio».

All’intervento di Leoni ha fatto seguito il saluto del Prefetto Raffaele Ricciardi, che ha evidenziato come l’esperienza dell’alluvione ha fatto in modo di migliorare la collaborazione tra tutti i soggetti che si sono prontamente attivati – dalle forze dell’ordine ai singoli cittadini – e ha stimolato la ricerca di protocolli e piani di sicurezza per essere pronti ad affrontare eventuali altre emergenze. «La situazione richiede un cambio di rotta immediato – è intervenuto Michele de Pascale, Presidente della Regione Emilia-Romagna - per quanto riguarda le procedure di indennizzo, ancora troppo complesse e standardizzate indipendentemente dall'entità dei danni subiti. Sul fronte della ricostruzione, non possiamo ignorare che nei piccoli comuni persistono situazioni drammatiche, con interventi del tutto insufficienti che rischiano di abbandonare una parte vitale del nostro territorio. Questa esperienza deve trasformarci profondamente, canalizzando quella paura costruttiva che ci sprona a fare meglio. Sebbene abbiamo ripristinato molto con le risorse disponibili, resta cruciale il tema del controllo delle acque attraverso casse di espansione e allagamenti controllati. Ora che disponiamo di poteri speciali e risorse dedicate, non possiamo permetterci di fermarci: dobbiamo proseguire con determinazione negli interventi pianificati. Iniziative come questa sono essenziali perché richiamano tutti al proprio impegno e alle proprie responsabilità».

Sono poi intervenuti due imprenditori – Alberto Rubicondo di Rubicondo Particceria, di Solarolo, e Stefano Tanesini, di Confezioni Cristina di Cotignola – che hanno raccontato le loro esperienze drammatiche, dai momenti dell’alluvione (addirittura due per Tanesini) fino alla ripartenza. Ha, poi, preso la parola Valentina Palli, Presidente della Provincia di Ravenna: «L’alluvione del 2023 è stata classificata come il terzo evento climatico più grave dell’anno. Dopo la grande partecipazione iniziale dei cittadini alla ripartenza, abbiamo affrontato due anni di immense difficoltà oggettive anche causate dai successivi eventi catastrofici. Solo con l'intervento del sistema Paese possiamo evitare che si ripeta quanto accaduto, come successo nel settembre 2024. La nuova struttura commissariale ha finalmente portato un'effettiva accelerazione, benché molti abbiano preferito comunque procedere in autonomia e con le proprie risorse. Abbiamo chiesto la semplificazione delle procedure, con iter più spediti per importi contenuti. Ora è essenziale concentrarsi su un presente fatto di opere urgenti per garantire la sicurezza e la ripresa del territorio».

In conclusione, è intervenuto il Presidente di CNA Emilia-Romagna, Paolo Cavini: «le testimonianze degli imprenditori dimostrano la loro tenacia e il grande senso di comunità emerso nei giorni più tragici delle alluvioni. Come CNA stiamo lavorando al fianco delle Istituzioni per velocizzare e sbloccare gli indennizzi, con particolare attenzione anche alla delicata questione delle polizze catastrofali, di cui è importante definire con certezza l’impianto assicurativo. CNA ha dimostrato di essere ancora attenta a questi temi e di essere sempre al fianco delle imprese di tutto il sistema economico locale».


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