Cronaca
Completati i lavori di riammodernamento dei reparti di Chirurgia Generale 1 e Chirurgia Toracica al S. Maria delle Croci
Il progetto unisce sanità, cultura e comunità ponendo al centro l'attenzione per il paziente, non solo sotto il profilo medico, ma anche sotto quello umano ed emotivo

Il reparto di Chirurgia Generale 1 e Chirurgia Toracica dell’Ospedale S. Maria delle Croci di Ravenna inaugura ufficialmente il completamento dei lavori di riammodernamento e umanizzazione delle cure con una cerimonia che si è tenuta questa mattina, 3 aprile, alle ore 10, presso l’aula Pavoni al 7° piano e successivamente nel reparto del 5° piano.
Grazie a questo intervento, il reparto è stato dotato di nuove strutture e miglioramenti volti a garantire un ambiente più accogliente e funzionale per pazienti e operatori sanitari. Tra le principali novità si segnalano:
- Nuovo bureau d’accoglienza, con arredi decorativi ispirati ai celebri mosaici di Ravenna.
- Rinnovamento degli ambienti, con nuove armadiature, tinteggiatura, un bagno attrezzato per persone con disabilità e l’installazione di nuovi corrimani lungo i corridoi.
- Una libreria, dove i pazienti possono prendere libri in prestito e lasciarne altri
- Cyclette orizzontale di ultima generazione, a disposizione per la riabilitazione motoria dei pazienti.
Uno degli elementi più distintivi del progetto è la mostra permanente “Ravenna urbs salutis”, curata dal Prof. Roberto Filippetti, esperto di iconologia e iconografia. L’esposizione, patrocinata dal Comune di Ravenna, dall’AUSL Romagna, dalla Scuola di Medicina dell’Università di Bologna e dall’Opera di Religione della Diocesi di Ravenna, offre un percorso visivo che sottolinea il legame profondo tra bellezza artistica e cura della persona.
I dieci pannelli espositivi, corredati da immagini ad alta definizione dei mosaici ravennati e da testi di approfondimenti sul loro significato simbolico, sono arricchiti da QR-code interattivi che permettono ai visitatori di ascoltare brani di musica classica selezionati dal Prof. Romano Valentini, creando così un’esperienza immersiva e coinvolgente.
Ad aprire la mostra, un mosaico originale realizzato da Elena Guidi, studentessa del Liceo Artistico Nervi-Severini, che raffigura un dettaglio della volta a botte del Mausoleo di Galla Placidia. Questo generoso contributo sottolinea il ruolo del Liceo nel tramandare alle nuove generazioni l’arte musiva, patrimonio UNESCO di Ravenna.
Il rinnovamento del reparto è stato possibile grazie alla collaborazione tra la Direzione Generale e Sanitaria dell’AUSL Romagna, l’Ufficio Tecnico dell’Azienda e numerose realtà del territorio: enti, associazioni, cooperative e singoli donatori che hanno offerto un prezioso contributo.
Un ruolo chiave è stato svolto dall’Istituto Oncologico Romagnolo, che oltre a una generosa donazione, ha sostenuto il progetto in tutte le sue fasi e coordinato la campagna di crowdfunding “Il mosaico della cura”. La raccolta fondi è stata promossa attraverso eventi pubblici, tra cui un concerto di beneficenza con la Bonetti Band al Teatro Socjale di Piangipane e una cena di gala presso il Ristorante Alexander di Ravenna.
Il completamento di questo progetto è il simbolo di un’alleanza virtuosa tra sanità, cultura e comunità. Il progetto, infatti, non solo ha consentito un ammodernamento della struttura, ma ha permesso di realizzare un ambiente ospitale, dove l’attenzione per ogni dettaglio possa comunicare l’interesse con il quale ogni giorno si pensa alla cura dei pazienti, non solo sotto il profilo medico, ma anche umano ed emotivo.
“L’inaugurazione di questo nuovo reparto è molto più di un intervento strutturale", ha dichiarato il presidente della Regione, Michele de Pascale, "è la concretizzazione di un’idea precisa di sanità pubblica che mette al centro la persona, la sua dignità, i suoi bisogni, anche emotivi. L’umanizzazione delle cure non è uno slogan, ma una visione concreta che guida le nostre politiche sanitarie: significa garantire spazi accoglienti a pazienti e operatori, attenzione alla relazione, e integrare bellezza, cultura e umanità nel percorso di cura.
"Oggi più che mai, di fronte alle trasformazioni della società e alla crescita delle fragilità, servono servizi pubblici capaci di rispondere con efficienza, ma anche con empatia" ha continuato de Pascale, "Ecco perché è importante investire in innovazione e in umanizzazione insieme. Ringrazio tutti coloro che hanno reso possibile questo risultato, a partire dall’Istituto oncologico romagnolo e dalla rete di solidarietà che ha animato questo progetto: è la dimostrazione che la nostra sanità pubblica è forte anche perché è sostenuta da una comunità che crede nel valore del prendersi cura degli altri. Questo è il modello emiliano-romagnolo che continueremo a difendere e rafforzare ogni giorno”.
“Il concetto di rispetto del paziente non è solo quello legato ai trattamenti e alle cure, ma a tutte quelle condizioni di comfort che possono alleviare le sofferenze" ha affermato il presidente di ASL romagna, dott. Tiziano Carradori, "su questi aspetti dobbiamo lavorare e agire affinchè i nostri luoghi di cura siano sempre più adeguati a garantirlo. L’incontro fra luoghi deputati alla cura, al sapere e alla ricerca come l’università e mondo della cultura, come nel caso di oggi, rappresentano una ibridazione profonda che può concorrere a creare le condizioni perché questo importante valore divenga realtà all’interno dei nostri servizi”.

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