Cronaca
Alluvione, Fabrizio Curcio nuovo Commissario straordinario alla ricostruzione
È Capo dipartimento del Ministero dell’economia e delle finanze. Ingegnere, funzionario e vigile del fuoco, fino a luglio 2024 è stato capo del Dipartimento della Protezione Civile. Il commento del presidente della Regione, Michele de Pascale

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha proposto di nominare al primo Consiglio dei ministri utile, l’ingegner Fabrizio Curcio quale nuovo Commissario straordinario alla ricostruzione nei territori colpiti dall’alluvione in sostituzione del generale Francesco Paolo Figliuolo.
Curcio il 25 novembre 2024 è stato nominato Capo Dipartimento dell’amministrazione generale, del personale e dei servizi del Ministero dell’economia e delle finanze dal Consiglio dei Ministri.
Ingegnere, funzionario e vigile del fuoco, fino a luglio 2024 è stato capo del Dipartimento della Protezione Civile.
Queste le parole di commento del presidente della Regione Emilia-Romagna Michele de Pascale.
“Buon lavoro all'ingegner Fabrizio Curcio a cui verrà assegnato il ruolo di commissario per la ricostruzione dopo gli eventi alluvionali che hanno colpito l'Emilia-Romagna.
Questa nomina avviene anche a seguito delle interlocuzioni avute con la Presidente del Consiglio nell'ultimo mese.
Ho grande stima dell’ingegner Curcio, ho lavorato con lui durante l’emergenza alluvionale in Romagna nel 2023; il suo contributo e la sua presenza sul campo insieme a noi sono stati determinanti nelle operazioni di salvataggio delle persone, e di contenimento dei danni. Sono convinto che grazie alle sue competenze, alla sua professionalità unita alla nostra conoscenza del territorio potremo segnare un passo nuovo.
Come tutti sanno in prima istanza avevo avanzato una proposta diversa proponendo di identificare direttamente nella Regione la struttura commissariale ma, compreso quasi subito che il Governo non era disponibile a questo percorso, ho comunque apprezzato la disponibilità in ultima istanza della premier Meloni a giungere ad una scelta e un percorso condiviso come avevo auspicato nella conferenza stampa di fine anno.
Abbiamo richiesto e ottenuto una figura competente in materia e la sua presenza fisica sul campo insieme alla relativa struttura di supporto e un rapporto diretto nuovo con l'esecutivo per le modifiche normative necessarie. Queste premesse sono per noi essenziali per segnare un cambio di passo sia sugli indennizzi che sulla messa in sicurezza del territorio.
Ora sta a tutti dimostrare, alle porte di questo 2025, che su una vicenda così pesante, che toglie il sonno agli uomini e alle donne della nostra terra, la Repubblica, nel suo insieme, può e deve fare di meglio di quanto visto fino ad oggi”.

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