Diga Sud, verso una modifica dei tempi del cantiere | la CRONACA di RAVENNA

Diga Sud, verso una modifica dei tempi del cantiere

Marina di Ravenna contraria alla chiusura per tre mesi. Il sindaco: rivedere la decisione

06 maggio 2020 - E' polemica dopo l'annuncio dell'Autorità di sistema portuale di chiudere da oggi la diga Sud a Marina di Ravenna per consentire la sua ripavimentazione. Per eseguire i lavori è prevista la chiusura al transito dei pedoni per almeno tre mesi ed è proprio questa durata in pieno periodo estivo a sollevare le proteste della località.
A ciò si aggiunge la situazione epidemiologica legata al coronavirus, che porta alla ricerca di spazi all'aperto (dopo due mesi di quarantena) per far fronte alle necessità del distanziamento sociale.

Quando la notizia si è diffusa, i presidenti del Comitato cittadino e della Pro loco di Marina di Ravenna, Stefano Gardini e Marino Moroni, hanno dichiarato: "Il paese apprende con stupore dagli organi di stampa della chiusura della diga Benigno Zaccagnini per lavori di asfaltatura della durata di tre mesi. Comitato Cittadino e Pro Loco di Marina di Ravenna esprimono il forte disappunto per l’iniziativa, senza preavviso né confronto".
I due presidenti evidenziano come "la chiusura della diga nel periodo indicato sia inaccettabile, che l’idea sia semplicemente irricevibile e non sarebbe meritevole nemmeno dell’apertura di una discussione" e chiedono "con fermezza e decisione all'Autorità di sistema portuale di Ravenna e all’amministrazione comunale l’immediata sospensione dei lavori e il loro differimento a diverso periodo. Queste iniziative in piena stagione non sono più tollerabili né sostenibili".

Prima che la polemica degenerasse, è intervenuto il sindaco Michele de Pascale facendosi carico di chiedere all'Autorità di sistema portuale "di rivedere la tempistica annunciata, che risulta eccessivamente penalizzante per Marina di Ravenna, le cui imprese turistiche sono già stremate dai danni economici causati dall'emergenza covid-19".

De Pascale ha affermato di comprendere pienamente come "le programmazioni dei lavori di tutti gli enti pubblici siano state completamente stravolte dall'emergenza sanitaria che ha per lungo tempo bloccato le attività di cantiere, e che i lavori di riasfaltatura delle dighe foranee siano tanto necessari quanto complessi, data la necessità di svolgerli nei mesi a minore rischio di mareggiate".

Non è escluso che domani venga annunciata una modifica sulla tempistica del cantiere.



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