Cronaca
A “lezione” contro violenza di genere e femminicidi
Giornata formativa per forze di polizia, polizie locali e provinciale, operatori sanitari, centri antiviolenza, servizi sociali dei Comuni della provincia, Campus universitario e operatori scolastici
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“Lo Stato, la scuola, la famiglia e i gruppi di volontariato - ha dichiarato il Prefetto di Ravenna Castrese de Rosa - devono sempre più collaborare tra di loro per fornire risposte efficienti e tempestive ed alimentare una dimensione etica che responsabilizzi tutti”.
Con questa premessa il Prefetto ha aperto la giornata di formazione promossa dalla Prefettura e che ha visto la partecipazione del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Ravenna Daniele Barberini che, si è soffermato “Sulla rilevanza della tempestività dell’azione giudiziaria nei reati di violenza di genere”.
Il quadro normativo di riferimento con l’illustrazione delle disposizioni più rilevanti del Codice di Procedura Penale, le recenti novità intervenute in materia di Codice Rosso, le criticità di applicazione e la necessità di fare Rete sono stati gli argomenti toccati dal Procuratore nel suo intervento iniziale che ha suscitato grande interesse tra tutti i partecipanti.
Si comincia a entrare nel vivo dopo la recente costituzione del gruppo di lavoro all'interno del “Tavolo permanente sul monitoraggio dei fenomeni di violenza di genere e devianza giovanile” attivo in Prefettura e all’ “Osservatorio” insediato presso la Procura della Repubblica.
Due organismi che lavoreranno in sinergia e che supporteranno anche i progetti degli Istituti scolastici della provincia.
Il prossimo step sarà l’incontro con tutti i dirigenti scolastici e con il dirigente dell’Ufficio scolastico Provinciale di Ravenna Paolo Bernardi.
Il secondo argomento trattato nella giornata di formazione ha riguardato “La presa in carico e il trattamento degli uomini autori di abusi con particolare riferimento ai Centri Liberiamoci dalla violenza”.
Da parte invece dei Comuni è stato analizzato il ruolo dei “Servizi Sociali e la loro presenza attiva negli organismi costituiti per arginare un fenomeno in continua crescita”.
La presidente di Linea Rosa Alessandra Bagnara si è soffermata sull’attività dei centri antiviolenza con un focus su “Stereotipi, Pregiudizi e Vittimizzazione secondaria”.
“Il percorso che abbiamo delineato – ha affermato il Prefetto De Rosa - d’intesa con la Procura della Repubblica e con tutti i soggetti che costituiscono la Rete di prevenzione e quella di repressione, tende a esaltare il ruolo di ciascun attore e a creare un sistema di collaborazione che affronti in maniera sistematica e pragmatica gli aspetti di un fenomeno che richiede la partecipazione costante di tutti i soggetti protagonisti.
Si tratta di individuare azioni interforze di contrasto nella Rete dei servizi perché l’esperienza ha insegnato che solo agendo in maniera congiunta e condivisa è possibili attuare strategie sempre più efficaci.
“Siamo sulla buona strada – ha dichiarato il Procuratore Barberini – questa collaborazione con la Prefettura è fondamentale per fare maggiore prevenzione e supportare l’attività sia dei centri antiviolenza che della polizia giudiziaria”.
L’attività di formazione proseguirà il prossimo 31 maggio, in un’altra giornata formativa, dove saranno affrontati da parte della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri argomenti come “I maltrattamenti in famiglia e la violenza domestica – I presupposti per l’ammonimento del Questore” e “Come chiedere aiuto: il 112 e i presidi territoriali di legalità, reati procedibili d’ufficio e le segnalazioni da parte dei cittadini”, mentre l’AUSL Romagna tratterà il tema degli “Adolescenti e cultura delle buone relazioni” e i centri antiviolenza quello delle “Relazioni pericolose: quando amare troppo diventa violenza”.
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