Cronaca
Screening oncologici gratuiti, in Emilia Romagna punte del 71%
Sono ai livelli pre-pandemia, superiori alla media nazionale
![Screening oncologici gratuiti, in Emilia Romagna punte del 71%](/file/articoli/th/articoli_638466212225414803.jpg)
21 marzo 2024 - In Emilia-Romagna l’adesione agli screening oncologici per la diagnosi precoce e la cura di alcune delle forme più diffuse di tumore, quelli al colon-retto, al collo dell’utero e alla mammella, resta ai livelli pre-pandemia ed è per tutti e tre superiore alla media nazionale. In crescita il trend per lo screening al collo dell’utero: +3% negli ultimi tre anni.
Lo dicono i dati monitorati dall’assessorato alle Politiche per la salute e aggiornati al 31 dicembre 2023 relativi ai tre programmi di screening messi gratuitamente a disposizione di determinate fasce di cittadini (la cosiddetta ‘popolazione target’) dal Servizio sanitario regionale.
Risultati buoni, che la Regione vuole ulteriormente migliorare per favorire la diagnosi precoce e incentivare la più ampia adesione possibile: questo l’obiettivo della nuova campagna di comunicazione “5 minuti che valgono una vita”, già avviata, per cui sono stati realizzati contenuti video e social, oltre a locandine e manifesti sui bus e alle fermate.
I numeri degli screening 2023
Secondo i dati sugli screening (test di primo livello eseguiti nel corso del 2023) sono state 360.000 le donne che si sono sottoposte a mammografia, 200.000 quelle che hanno fatto il Pap test o l’HPV test e 300.000 le persone (uomini e donne) che hanno effettuato il test del sangue occulto nelle feci.
Inoltre, si conferma il totale recupero dell’adesione ai programmi di screening regionali, con percentuali in linea con quelle pre-Covid e con il 2022: il 71% per le donne in fascia di età 45-74 anni per lo screening mammografico (cadenza annuale per la fascia 45-49 anni, biennale per la fascia 50-74 anni).
Sale al 66% (era il 65% nel 2022) per le donne di 25-64 anni l’adesione allo screening per la prevenzione dei tumori del collo dell’utero (Pap test ogni 3 anni per le ragazze di 25-29 anni non vaccinate contro il papilloma virus e HPV test ogni 5 anni per le donne tra i 30 e i 64 anni).
Stabile al 53% per gli uomini e le donne di 50-69 anni l’adesione allo screening dei tumori del colon retto (biennale).
Gli screening oncologici rivestono un ruolo centrale nella prevenzione dei tumori e sono un esempio di reti integrate gestite, in Emilia-Romagna, con un approccio multidisciplinare e multiprofessionale che accompagna la persona in tutte le fasi del percorso: dalla diagnosi fino al trattamento e al follow up per le lesioni precancerose.
La diagnosi precoce per chi aderisce agli screening è fondamentale, come testimoniano i numeri, ma occorre accelerare ulteriormente soprattutto sulla prevenzione per il tumore del colon retto, il secondo per frequenza e mortalità, considerando l’intera popolazione maschile e femminile sia italiana che emiliano-romagnola.
Dal 2005, quando è stato introdotto lo screening che avviene attraverso il test del sangue occulto nelle feci, in Emilia-Romagna si registra un calo significativo di nuovi tumori e tasso di mortalità sia negli uomini (rispettivamente -33% e -65%) che nelle donne (-21% e -54%). All’invito allo screening, però, c’è ancora un 47% dei destinatari che non risponde, sottovalutando l’importanza della diagnosi precoce.
Per quanto riguarda il tumore al seno e al collo dell’utero nella popolazione target, l’incidenza di tumori della cervice uterina registra un -40% e - 50% per la mortalità. Per le donne che aderiscono allo screening mammografico: - 56% la mortalità per tumore al seno e -31% le forme avanzate di carcinoma mammario.
La nuova campagna regionale “5 minuti che valgono una vita”
Un unico slogan, “5 minuti che valgono una vita”, per tutti e tre gli screening oncologici proposti dalla Regione Emilia-Romagna: mammografico, del collo dell’utero e del colon retto. Perché la prevenzione dei tumori è una sola. È questo il messaggio della nuova campagna regionale che invita i residenti a partecipare agli screening, ricordando che sono gratuiti, semplici ed efficaci; i controlli sono a invito, quindi non serve prenotare.
Per la campagna, realizzata con il supporto tecnico e finanziario del ministero della Salute, sono stati realizzati contenuti video (disponibile al link https://www.youtube.com/watch?v=GKfKaIX52gw), social e manifesti su bus e alle fermate.
© copyright la Cronaca di Ravenna
Lo dicono i dati monitorati dall’assessorato alle Politiche per la salute e aggiornati al 31 dicembre 2023 relativi ai tre programmi di screening messi gratuitamente a disposizione di determinate fasce di cittadini (la cosiddetta ‘popolazione target’) dal Servizio sanitario regionale.
Risultati buoni, che la Regione vuole ulteriormente migliorare per favorire la diagnosi precoce e incentivare la più ampia adesione possibile: questo l’obiettivo della nuova campagna di comunicazione “5 minuti che valgono una vita”, già avviata, per cui sono stati realizzati contenuti video e social, oltre a locandine e manifesti sui bus e alle fermate.
I numeri degli screening 2023
Secondo i dati sugli screening (test di primo livello eseguiti nel corso del 2023) sono state 360.000 le donne che si sono sottoposte a mammografia, 200.000 quelle che hanno fatto il Pap test o l’HPV test e 300.000 le persone (uomini e donne) che hanno effettuato il test del sangue occulto nelle feci.
Inoltre, si conferma il totale recupero dell’adesione ai programmi di screening regionali, con percentuali in linea con quelle pre-Covid e con il 2022: il 71% per le donne in fascia di età 45-74 anni per lo screening mammografico (cadenza annuale per la fascia 45-49 anni, biennale per la fascia 50-74 anni).
Sale al 66% (era il 65% nel 2022) per le donne di 25-64 anni l’adesione allo screening per la prevenzione dei tumori del collo dell’utero (Pap test ogni 3 anni per le ragazze di 25-29 anni non vaccinate contro il papilloma virus e HPV test ogni 5 anni per le donne tra i 30 e i 64 anni).
Stabile al 53% per gli uomini e le donne di 50-69 anni l’adesione allo screening dei tumori del colon retto (biennale).
Gli screening oncologici rivestono un ruolo centrale nella prevenzione dei tumori e sono un esempio di reti integrate gestite, in Emilia-Romagna, con un approccio multidisciplinare e multiprofessionale che accompagna la persona in tutte le fasi del percorso: dalla diagnosi fino al trattamento e al follow up per le lesioni precancerose.
La diagnosi precoce per chi aderisce agli screening è fondamentale, come testimoniano i numeri, ma occorre accelerare ulteriormente soprattutto sulla prevenzione per il tumore del colon retto, il secondo per frequenza e mortalità, considerando l’intera popolazione maschile e femminile sia italiana che emiliano-romagnola.
Dal 2005, quando è stato introdotto lo screening che avviene attraverso il test del sangue occulto nelle feci, in Emilia-Romagna si registra un calo significativo di nuovi tumori e tasso di mortalità sia negli uomini (rispettivamente -33% e -65%) che nelle donne (-21% e -54%). All’invito allo screening, però, c’è ancora un 47% dei destinatari che non risponde, sottovalutando l’importanza della diagnosi precoce.
Per quanto riguarda il tumore al seno e al collo dell’utero nella popolazione target, l’incidenza di tumori della cervice uterina registra un -40% e - 50% per la mortalità. Per le donne che aderiscono allo screening mammografico: - 56% la mortalità per tumore al seno e -31% le forme avanzate di carcinoma mammario.
La nuova campagna regionale “5 minuti che valgono una vita”
Un unico slogan, “5 minuti che valgono una vita”, per tutti e tre gli screening oncologici proposti dalla Regione Emilia-Romagna: mammografico, del collo dell’utero e del colon retto. Perché la prevenzione dei tumori è una sola. È questo il messaggio della nuova campagna regionale che invita i residenti a partecipare agli screening, ricordando che sono gratuiti, semplici ed efficaci; i controlli sono a invito, quindi non serve prenotare.
Per la campagna, realizzata con il supporto tecnico e finanziario del ministero della Salute, sono stati realizzati contenuti video (disponibile al link https://www.youtube.com/watch?v=GKfKaIX52gw), social e manifesti su bus e alle fermate.
![](/images/favicon.png)
© copyright la Cronaca di Ravenna
Altro da:
Cronaca
![](/images/placeholder.png)
![](/images/placeholder_video.png)
Il professor Gregory P. Kucich in visita al Museo Byron
Docente di letteratura inglese e membro dell’Istituto di Studi Europei Nanovic all’Università ...
![](/images/placeholder.png)
![](/images/placeholder_video.png)
![](/images/placeholder.png)
![](/images/placeholder_video.png)
Rivende farmaci rubati dal deposito, arrestato il magazziniere
Operazione dei Carabinieri, l'accusa: furto aggravato, ricettazione, esercizio abusivo ...
![](/images/placeholder.png)
![](/images/placeholder_video.png)
![CNA parti CNA parti](/file/banner/banner_90.gif)
Eventi da non perdere
Sopra le righe
![](/images/placeholder_video.png)
"Strùffati": Comune e Prefettura in difesa delle persone vittime di truffe. Il video con Maria Pia Timo
Tornano le azioni sul territorio. Si parte martedì 9 aprile alle 20.30 all'Almagià ...
![](/images/placeholder_video.png)
Ortazzo, «lo scandalo continua»
Gli ambientalisti: «Il Parco del Delta non emette alcun cenno risoluto rispetto a ...
![](/images/placeholder_video.png)
Dialogo sul Mediterraneo. INTERVISTA a Marc Lazar
È uno dei due protagonisti con l’ex Ministro Marco Minniti, del dibattito organizzato ...
![](/images/placeholder_video.png)
Architettura, «una nuova visione con al centro la qualità». INTERVISTA
Come sfuggire alla schiavitù nei confronti delle logiche di mercato. Ne parla Marco ...
![](/images/placeholder_video.png)
Salvò al mondo la Domus dei Tappeti di Pietra
RavennAntica intitoli uno spazio pubblico a Ezio Fedele Brini
![](/images/placeholder_video.png)