Scuola, mancano 500 docenti e 200 personale Ata | la CRONACA di RAVENNA

Scuola, mancano 500 docenti e 200 personale Ata

D'Angelo (Cgil): “Anche quest’anno si è fatta molta propaganda"

08 settembre 2020 - Flc Cgil Ravenna: a pochi giorni dalla ripresa delle lezioni, gli organici dei docenti e del personale Ata non sono al completo



Arrivate alla scuole ravennati le risorse aggiuntive, circa 6 milioni, per affrontare l’emergenza pandemica



La Flc Cgil di Ravenna manifesta "grande preoccupazione" per l’avvio dell’anno scolastico: a meno di una settimana dalla ripresa delle lezioni, gli organici dei docenti e del personale Ata non sono al completo. Domani saranno conferiti i contratti a tempo determinato per il personale Ata ed entro domenica si farà lo stesso per i docenti. Per questi ultimi si attingerà dalle graduatorie pubblicate la scorsa settimana dal Ministero, che sono oggetto di centinaia di reclami in seguito alla presenza di errori macroscopici. A livello nazionale la Flc Cgil, assieme ad altri sindacati della scuola, ha presentato un atto di messa in mora e diffida nei confronti del ministero in merito al malfunzionamento del sistema.

“In provincia di Ravenna – commenta Marcella D’Angelo, segretaria generale della Flc Cgil Ravenna – i posti ancora da coprire sono circa 200 per il personale Ata e circa 500 per il personale docente di ogni ordine e grado e del sostegno. Questo per quanto riguarda gli organici di diritto e di fatto”.

Marcella D’Angelo sottolinea, inoltre, che finalmente sono arrivate alle scuole le risorse aggiuntive per l’emergenza pandemia. “Agli istituti della nostra provincia sono stati assegnati circa 6 milioni di euro che ora i dirigenti scolastici potranno trasformare in contratti a tempo determinato per docenti e personale Ata, attingendo dalle graduatorie di istituto. Questi contratti avranno come scadenza il termine delle lezioni, ma emergono forti incongruenze. Innanzitutto, da una prima ricognizione, sembra che i dirigenti abbiano ricevuto risorse inferiori rispetto alla richieste. C’è poi da aggiungere il fatto che laddove si registrassero focolai o chiusure dovute alla pandemia, a questi lavoratori sarebbe rescisso il contratto con effetto immediato e senza alcun indennizzo (meccanismo previsto nella circolare sulle supplenze appena pubblicata dal ministero dell’istruzione)”.

“Anche quest’anno si è fatta molta propaganda sulla scuola, enfatizzando su investimenti che nel concreto sono del tutto insufficienti – conclude D’Angelo - Il ministro Azzolina ha annunciato che il prossimo 14 settembre tutto il personale scolastico sarà in servizio; ma visto ciò che sta succedendo sarà molto difficile raggiungere il risultato sperato. Temiamo che alla prima campanella ci possano essere tante realtà con pesanti defezioni in organico”.


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