Degrado in centro storico: servono interventi urgenti | la CRONACA di RAVENNA

Degrado in centro storico: servono interventi urgenti

“È dal 2019 che aspettiamo...”. Lettera aperta all'amminstrazione comunale elenca le forti criticità

10 novembre 2023 - Cittadine e cittadini residenti in centro storico,  gestori di locali pubblici, operatori culturali e sociali, attraverso una lettera aperta all’amministrazione comunale rilevano notevoli criticità in centro storico a Ravenna e richiedono interventi urgenti.

A partire dalla riqualificazione dell’area di S.Apollinare Nuovo, via di Roma e zona circostante, già oggetto nel 2019 di numerosi incontri tra l’allora assessore Fagnani e tecnici competenti per uno studio di fattibilità. Incontri a cui purtroppo non ha fatto seguito alcuna delibera. Ma tutto ciò è certamente agli atti dell’amministrazione.
S. Apollinare Nuovo è monumento Unesco, uno dei più visitati di Ravenna a livello internazionale, ma assiste quotidianamente a un passaggio di traffico pesante e insostenibile, con autobus obsoleti, spesso poco frequentati, furgoni adibiti a consegne, auto e moto, nonostante la ztl (se e quando in funzione). Traffico nei due sensi di marcia che provoca vibrazioni, inquinamento ambientale ed acustico, nonché altri fattori negativi.  
I pedoni che a migliaia attraversano l’area, devono procedere su marciapiedi incredibilmente stretti che impediscono il passaggio di carrozzelle (sia per bambini che per portatori di handicap). E’ assolutamente necessario modificare la viabilità in questo tratto anche per prevenire incidenti e danni alle persone.

Altro punto critico della città è l’area dei giardini Speyer che assume sempre più le sembianze di un ghetto urbano ed è un pessimo biglietto da visita per chi arriva a Ravenna in treno (se si continua a pensare alla nostra come città “turistica”). Il degrado del centro storico, con abbandono sempre crescente da parte dei residenti di aree limitrofe a quella in questione, è purtroppo ogni giorno più forte.
L’Isola di San Giovanni si estende oramai anche a via Mariani e a via di Roma. Ciò avviene gradualmente sia per aree sempre più estese di locali e appartamenti disabitati che per affitti senza necessaria attenzione allo stato degli immobili e al numero dei locatari (o degli effettivi abitanti), che per abbandono di importanti “presidi” come ad esempio uffici del Comune per far spazio a uno studentato che vedrà la luce, pare, solo nel 2026.

Sta chiaramente avanzando, inoltre, la “desertificazione abitativa”, a favore della periferia della città e degli investimenti nei sempre più numerosi centri commerciali con conseguente insensato consumo di territorio che le recenti alluvioni hanno tristemente e palesemente evidenziato. E ciò a scapito di attività commerciali storiche o comunque di prima necessità che non esistono più in centro. Per non citare ambulatori medici, uffici comunali, servizi necessari alla vita quotidiana dei residenti, che non sono turisti.
L’endemica mancanza di parcheggi strutturati aggrava questa situazione, unita alla assenza di taxi, introvabili sempre ma ancor più evidente durante i recenti convegni nazionali e internazionali.

A ciò si aggiunge un sempre più marcato problema di sicurezza: dai recenti fatti di cronaca relativi a Piazza Baracca e via Cura agli atti dolosi perpetrati nella zona di Piazza S. Francesco e Tomba di Dante Alighieri (con concomitante degrado legato all’abbandono di rifiuti, contenitori di cibo, bottiglie, ecc) su cui è necessario intervenire con misure di dissuasione e prevenzione.

I firmatari della lettera chiedono «un incontro urgente con l’amministrazione comunale, perché si trovi senza ulteriori ritardi soluzione in tempi brevi: è dal 2019 che si aspetta…».

Primi firmatari
Maurizio Masotti (Tracce Migranti ODV)
Rita Mazzillo (Ca' de Ven)
Francesco Palumbo (Caffè Palumbo)
Nevio Spadoni (Poeta e drammaturgo)
Raffaele Calisesi (Galletti Abbiosi)
Luca Barberini (KOKO Mosaico)


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