Cronaca
Pescano 100 chili di vongole di frodo. Fermati dalla Finanza
Due uomini sono fuggiti a piedi, ma l'attrezzatura è stata confiscata. I molluschi sono stati liberati in mare
21 agosto 2023 - La guardia di Finanza del Roan di Rimini ha sequestrato 100 chili di vongole pescate di frodo oltre a un natante con motore fuoribordo e alla relativa attrezzatura. L’operazione è avvenuta l’altra notte all’interno del porto ed è stata condotta dalla sezione operativa navale di Marina di Ravenna.
Erano due gli uomini intenti a pescare in area e tempi non consentiti dalla normativa. Alla vista dei militari, sono fuggiti a piedi abbandonando il natante completo di tutta l’attrezzatura. Le vongole, ancora vive, sono state liberate in mare.
L’importanza di questi servizi - afferma la Finanza - risiede da una parte nella necessità di salvaguardare quanto più possibile l’integrità dell’ambiente marino. E dall’altra di tutelare la salute dei consumatori che, come in questo caso, potrebbe essere messa a rischio se questi prodotti pescati in zone vietate (tanto più in vicinanza del porto) venissero messi in commercio al di fuori dei circuiti convenzionali.
Per questo motivo, le norme hanno previsto il rispetto di specifiche prescrizioni sui trattamenti igienico-sanitari preliminari necessari a rendere sicura la commercializzazione dei prodotti e a garantire, in buona sostanza, la loro tracciabilità e di conseguenza la salute pubblica.
Inoltre il contrasto alle attività fraudolenti di specie, serve anche a impedire la concorrenza sleale, a vantaggio di quanti svolgono regolarmente le attività di produzione e commercializzazione dei mitili a mezzo di vivai autorizzati.
© copyright la Cronaca di Ravenna
Erano due gli uomini intenti a pescare in area e tempi non consentiti dalla normativa. Alla vista dei militari, sono fuggiti a piedi abbandonando il natante completo di tutta l’attrezzatura. Le vongole, ancora vive, sono state liberate in mare.
L’importanza di questi servizi - afferma la Finanza - risiede da una parte nella necessità di salvaguardare quanto più possibile l’integrità dell’ambiente marino. E dall’altra di tutelare la salute dei consumatori che, come in questo caso, potrebbe essere messa a rischio se questi prodotti pescati in zone vietate (tanto più in vicinanza del porto) venissero messi in commercio al di fuori dei circuiti convenzionali.
Per questo motivo, le norme hanno previsto il rispetto di specifiche prescrizioni sui trattamenti igienico-sanitari preliminari necessari a rendere sicura la commercializzazione dei prodotti e a garantire, in buona sostanza, la loro tracciabilità e di conseguenza la salute pubblica.
Inoltre il contrasto alle attività fraudolenti di specie, serve anche a impedire la concorrenza sleale, a vantaggio di quanti svolgono regolarmente le attività di produzione e commercializzazione dei mitili a mezzo di vivai autorizzati.
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