Incidenti mortali in calo del 45% nel primo semestre. La distrazione è la causa principale | la CRONACA di RAVENNA

Incidenti mortali in calo del 45% nel primo semestre. La distrazione è la causa principale

Le vittime sono state 10. Nel 2022 furono 15 e nel 2019 anno pre Covid 23

21 luglio 2023 - Il numero degli incidenti è costante nel primo semestre di quest’anno, ma si registra una diminuzione consistente delle persone decedute del 45% rispetto all’analogo periodo del 2022 (10 incidenti mortali rispetto ai 15 del 2022 e ai 23 del 2019 anno pre-Covid).

I dati sono stati elaborati dall’Osservatorio provinciale sulla sicurezza stradale ed esaminati dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal prefetto Castrese De Rosa e al quale hanno partecipato i vertici territoriali delle forze di Polizia, le Polizie locali e provinciale e i sindaci dei Comuni della provincia.

Confermate le cause dei sinistri anche per questo primo semestre dell’anno: al primo posto la distrazione alla guida che è causa del 28% degli incidenti su strada; seguono le violazioni delle norme riguardanti la mancata precedenza (20%), quelle relative ai limiti di velocità (12%), quelle riguardanti i divieti di uso di alcool e sostanze stupefacenti alla guida (8%) e quelle relative al rispetto della distanza di sicurezza (5%).

Sono in aumento le infrazioni accertate riguardanti il mancato rispetto dei limiti di velocità e l’uso di cellulari e smartphone durante la guida che si confermano essere cause principali dei sinistri stradali.

La fascia oraria in cui avvengono con maggiore frequenza i sinistri è quella che va dalle ore 13 alle ore 19 (con una percentuale del 41%); segue quella dalle ore 7 alle ore 13 (34%) e dalle ore 19 alle ore 7 (25%).

Dai dati risulta che il 50% dei sinistri stradali è causato da conducenti di età compresa dai 35 ai 60 anni, il 28% da quelli dai 18 ai 35 anni mentre il 22% degli incidenti da guidatori ultra - sessantenni.

Gli incidenti stradali avvengono più spesso nei centri urbani, ovviamente per l’estensione della rete viaria e per la notevole circolazione che si registra su queste arterie, sulle quali si concentreranno maggiori controlli da parte delle forze di Polizia e di quelle locali.

Per quanto concerne la tipologia dei veicoli coinvolti, la maggior parte degli incidenti è causata dalle autovetture (71%); si deve tuttavia mettere in evidenza che sono in aumento gli incidenti con i velocipedi (8%), mentre per i monopattini la percentuale è dell’1%.

Il prefetto ha ringraziato tutte le forze dell’ordine e le polizie locali per i dati in calo relativi agli incidenti mortali e per gli ottimi risultati conseguiti, illustrando in Comitato i contenuti di una direttiva d’indirizzo, condivisa da tutti i partecipanti, che tende a rendere sempre più efficienti e coordinati i servizi di controllo su strada, che dovranno essere mirati a prevenire e sanzionare le condotte più rischiose, in particolare nei luoghi turistici della riviera romagnola e in quelli della cosiddetta movida con riguardo anche al rispetto delle norme in materia di autotrasporto e dei tempi di guida dei conducenti.

“Per la stagione estiva – dichiara il prefetto De Rosa – abbiamo predisposto un accurato piano di controllo del territorio provinciale da parte delle forze dell’ordine finalizzato a prevenire e sanzionare i comportamenti scorretti e pericolosi che mettono a grave rischio l’incolumità e la sicurezza pubblica. L’invito rivolto soprattutto ai giovani è quello di guidare con prudenza, evitando ogni elemento di distrazione, non utilizzando il cellulare e di non mettersi mai al volante sotto l’effetto di sostanze alcoliche o stupefacenti”.

Sono state anche impartite dal prefetto specifiche indicazioni alle forze di polizia e ai comandanti delle polizie locali e provinciale affinché nei Tavoli tecnici convocati dal questore vengano individuati i punti più critici sotto il profilo del volume di traffico, specie nei fine settimana e nelle località a ridosso dei luoghi di divertimento come stabilimenti balneari e discoteche e un maggior coordinamento territoriale tra tutte le forze in campo per evitare sovrapposizioni e consentire la più ampia copertura territoriale dei servizi di vigilanza e controllo.

I dati raccolti saranno esaminati dall’Osservatorio provinciale sulla sicurezza stradale e le eventuali criticità approfondite nel corso di successivi incontri del Comitato per rimodulare, se necessario, i dispositivi di sicurezza.

 


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