Il sorvolo di Figliuolo sulle aree colpite dall'alluvione | la CRONACA di RAVENNA

Il sorvolo di Figliuolo sulle aree colpite dall'alluvione

Incontro con sindaci, amministratori, parti sociali. Il commissario: «Bisogna ricostruire bene, nella massima legalità e trasparenza». Bonaccini: «Ora le risorse per cantieri e indennizzi a cittadini e imprese»

03 luglio 2023 - “Vedere questo territorio che porta ancora cicatrici, e in molte parti l'operosità dei concittadini emiliano-romagnoli ha messo a posto tanto, vederlo sfregiato e così lesionato mi provoca forti sentimenti emotivi”.
Questo il commento del generale Figliuolo dopo il sorvolo delle aree colpite dall'alluvione di maggio.
Figliuolo è designato commissario straordinario, ma non ancora formalizzato nell'incarico.

“L'impegno è massimo, bisogna ascoltare le esigenze - afferma - per fare in maniera più condivisa possibile, nel rispetto dei ruoli e delle competenze”.
A proposito dei fondi a disposizione, ha aggiunto: “Oggi ho fatto solo un sopralluogo, a breve arriverà anche il portafogli. È cogente l'intervento su famiglie e imprese, sui settori produttivi. Sto già costituendo la struttura che darà indirizzi e farà programmazione finanziaria. Questa zona è la locomotiva d'Italia. Se le opere di ricostruzione vengono fatte in maniera ottimale mettendo a terra risorse e traendone benefici, con opere che valgono nel tempo, c'è anche un ritorno economico. Bisogna ricostruire bene, nella massima legalità e trasparenza”.
Tutto sarà condiviso, in armonia con i subcomissari, con il presidente Bonaccini, con Acquaroli e Giani per le altre due regioni colpite dal maltempo, Marche e Toscana.

Sulla posizione del governo, dichiara che c'è “la massima attenzione da parte della presidente del consiglio Giorgia Meloni e della compagine governativa: il fatto che io sia venuto qui subito, la presidente del Consiglio è d'accordo su questo, c'è sintonia assoluta”.

Tre le questioni aperte più urgenti su cui ci si è confrontati con l’obiettivo condiviso di trovare risposte concrete.

La prima riguarda le priorità di intervento per il ripristino di argini, strade e frane, in base alla ricognizione trasmessa al Dipartimento nazionale di Protezione civile il 23 giugno scorso. Elenco provvisorio di circa 6mila opere per una spesa prevista di 1,9 miliardi di euro che ora il Governo dovrà finanziare.

Il dossier è stato consegnato oggi anche al commissario Figliuolo, con le opere suddivise tra cantieri già chiusi, in corso e da avviare e rendicontare entro l’anno, con l’obiettivo di stabilire le priorità di esecuzione dei lavori in particolare su fiumi e viabilità.

La seconda questione riguarda i primi rimborsi alle imprese colpite (contributo fino a 20mila euro). Al momento, infatti, mentre è già stato attivato il meccanismo per erogare i 5mila euro di primo sostegno immediato ai cittadini con l’anticipo di 3mila già a luglio, ancora non è stato avviato il meccanismo di ristoro per le aziende e attività economiche.

Terzo tema al centro del confronto, la quantificazione delle risorse destinate all’Emilia-Romagna, insieme alla garanzia del 100% di indennizzi a cittadini e imprese, al di là dei primi contributi possibili.
La Regione ha già presentato al Governo una prima stima dei danni pari a circa 8,8 miliardi di euro.

"Ho deciso di venire subito in Emilia-Romagna, perché è la regione più colpita dall'ondata di maltempo dello scorso maggio - dice il generale Figliuolo -. Sono qui per ascoltare le necessità e mettermi a disposizione, con la volontà di lavorare insieme fin da subito.
Il mio impegno è mettere a punto in tempi brevi un piano di lavoro. E questa non sarà una visita isolata, ma tornerò presto sul territorio per visitare le province coinvolte, perché ritengo sia giusto rendersi conto di persona della situazione".

“Ringrazio il generale Figliuolo che, ancor prima della nomina formale, che auspichiamo arrivi al più presto, ha deciso con grande senso di responsabilità di venire subito in Emilia-Romagna, rispondendo all’invito che gli ho fatto a nome dei territori e del sistema regionale- afferma il presidente Bonaccini-. È un segno di rispetto verso le popolazioni colpite che ovviamente apprezziamo, anche perché, lo ribadiamo, non c’è più un minuto da perdere”.
“Dobbiamo procedere spediti - prosegue il presidente -. Con l’autunno non tanto lontano, abbiamo bisogno di mettere in sicurezza il territorio: fiumi, frane, strade, per non farci cogliere impreparati e non rendere vano quello che abbiamo già fatto, i cantieri già chiusi per gli interventi più urgenti, subito dopo il 17 maggio”.
“Il generale Figliuolo avrà da questo territorio tutta la collaborazione possibile- aggiunge Bonaccini-. Come ha potuto vedere, qui siamo abituati a lavorare insieme, per obiettivi comuni: in questo caso far ripartire la nostra regione”.

La situazione
Al momento sono ancora 486, di cui 72 minori, le persone accolte in strutture messe a disposizione dai Comuni o in alberghi: 245 nella provincia di Ravenna, 161 in quella di Forlì-Cesena, 78 nella Città metropolitana di Bologna e 2 in carico nella provincia di Rimini.

760 le strade comunali e provinciali chiuse alla circolazione: 431 completamente e 329 parzialmente, mentre su altre 162 si procede a senso unico alternato.

Sono 1.105 le frane segnalate: 149 nel Bolognese, 455 in provincia di Forlì-Cesena, 42 nel Modenese, 297 nel Ravennate, 15 nel Reggiano e 147 nel Riminese.  Dalla prima stima il numero degli edifici coinvolti è di 1.890.

Ancora 365 i volontari al lavoro: 119 del sistema di protezione civile dell’Emilia-Romagna, 161 del sistema nazionale e 85 delle colonne mobili delle Regioni Friuli-Venezia Giulia, Piemonte e Lazio.

Danni pubblici, lavori urgenti per oltre 4 miliardi di euro
Sulla base della ricognizione inviata al Dipartimento nazionale di Protezione civile, i primi lavori urgenti ammontano a 1,9 miliardi di euro (1.933.048.737,35), così suddivisi:
-totale opere ultimate: 16.149.905,60 euro
-lavori in corso: 507.006.385 euro
-ulteriori opere da avviare e rendicontare entro dicembre 2023: 312.512.160 euro
-interventi da attivare e rendicontare entro aprile 2024: 262.265.048,91 euro
-interventi da attivare nel 2024 e che saranno rendicontati oltre aprile 2024: 835.115.236,66 euro.

A questi primi 6.469 interventi (lettera a) e b) dell’art. 25 comma 2 del d.lgs 1/2018) si aggiungono ulteriori 3.145 interventi di ripristino del danno (lettera d) dell’art. 25 comma 2 del d.lgs 1/2018) per 2.520.781.580,79.

Danni ai privati, oltre 2 miliardi di euro
Per quanto riguarda i privati la prima stima dei danni su un numero di edifici stimati in 70.302 (68.432 aree allagate, 1.890 aree in frana) ammonta a 2.182.000.000.

Danni alle imprese e all’agricoltura, oltre 2 miliardi di euro
La prima stima sul numero delle imprese potenzialmente danneggiate è di 9.542 per un totale complessivo di 943.218.821 dove non sono comprese le spese per la ricostruzione delle scorte e il mancato reddito e mentre è ancora in corso l’analisi sul territorio montano.
Per quanto riguarda le aziende agricole, in base a una prima stima, sono 8.935 quelle danneggiate per 1 miliardo e 100 milioni. Anche in questo caso senza contare la ricostruzione delle scorte e il mancato reddito.


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