Scuola, il nodo trasporti. L'assessore Corsini: "“Domani incontro con il governo" | la CRONACA di RAVENNA

Scuola, il nodo trasporti. L'assessore Corsini: "“Domani incontro con il governo"

Il Comitato scientifico: "No a deroghe al distanziamento di un metro sugli autobus"

25 agosto 2020 - “Domani abbiamo un incontro con il governo e speriamo di trovare un punto di mediazione rispetto al vincolo del distanziamento di 1 metro, nonostante la mascherina. In tutte le riunioni che abbiamo fatto per organizzare il trasporto pubblico, con l'inizio dell’anno scolastico che scatta il 14 settembre, è questo il problema più grave che dobbiamo affrontare”.
Sono parole dell’assessore regionale ai Trasporti Andrea Corsini, che si trova a dover risolvere potremmo dire l’ennesima ma la più urgente questione legata alla riapertura delle scuole.

Il Comitato Tecnico Scientifico della Protezione civile ha ribadito che non concederà nessuna deroga al distanziamento di un metro e alla mascherina. La risposta delle associazioni nazionali delle aziende di trasporto pubblico, Asstra e Agens, al ministro dei Trasporti, De Micheli, non si è fatta attendere: “Impossibile il distanziamento di un metro sui mezzi pubblici, bastano le mascherine”.

Start Romagna, che ha 25mila abbonamenti scolastici, attualmente applica la norma che prevede nei bus urbani una capienza del 60% e in quelli extraurbani dell’80%, con ovviamente obbligo della mascherina sui mezzi e alle fermate.
Se passerà la proposta del Comitato Tecnico Scientifico, le aziende di trasporto hanno già dichiarato che il problema per loro è di difficile soluzione.
E lo è anche nel caso che gli ingressi e le uscite dalle scuole vengano scaglionati: non ci sono i mezzi per garantire un trasporto altrettanto scaglionato con gli annessi problemi di sanificazione dei bus tra un viaggio e l’altro. Start Romagna sta cercando di reperirne di nuovi sul mercato attraverso la collaborazione con consorzi e privati.

Per non parlare delle scuole che si sono date da fare proprio per consentire agli studenti di entrare tutti alla stessa ora, prevedendo di utilizzare anche le uscite di emergenza e sistemando tutti gli accessi in disuso, organizzando di conseguenza gli orari delle lezioni.

I dirigenti scolastici sono alle prese con l’edilizia leggera e cioè l’abbattimento di pareti e la costruzione di tramezzi per rendere idonee le aule alle norme anti Covid sul distanziamento, a cui si aggiungono le questioni banchi, orari delle lezioni, mascherine, sanificazione, tracciamento degli insegnanti, dei bidelli e degli studenti che dovessero risultare positivi al Coronavirus. E ancora la questione del personale aggiuntivo richiesto.

Ora il nodo dei trasporti. Tornano alla mente le parole dei sindacati in occasione dello sciopero della scuola proclamato la prima settimana di giugno: “rivendichiamo l’urgenza di un piano operativo, di cui non vi è al momento alcuna traccia”. E la traccia non è venuta neanche dopo, con l’aggiunta di una polemica spinosa con il ministro Azzolina.
MVV


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