Cronaca
La Guardia Costiera sequestra una tonnellata di tonno rosso
Il pesce era mal conservato e sarà distrutto. Maxi operazione degli uomini del comando ravennate in collaborazione con altre forze dell'ordine
![La Guardia Costiera sequestra una tonnellata di tonno rosso](/file/articoli/th/articoli_638174091306593022.jpg)
18 aprile 2023 - La Guardia Costiera di Ravenna ha sequestrato 29 esemplari di tonno rosso per un peso complessivo di una tonnellata. Il carico è stato individuato nella notte presso la zona industriale a Castel San Pietro Terme dai militari della Sezione polizia marittima della Capitaneria di porto – Guardia Costiera di Ravenna, intervenuti d’urgenza su una segnalazione fatta pervenire dai colleghi militari della Capitaneria di porto di Pescara.
Non è stato facile, ma anche grazie alla collaborazione della Sezione di Polizia Stradale di Bologna e di Modena, i militari sono riusciti dopo alcune ricerche a rintracciare l’automezzo, che si trovava all’interno di un parcheggio pubblico.
I pesci, che sul mercato avrebbero potuto fruttare oltre diecimila euro al trasgressore, erano mancanti del cosiddetto certificato di cattura del tonno rosso, documento previsto dai regolamenti comunitari in materia di pesca e tutela delle risorse biologiche del mare, che deve essere validato dall’Autorità marittima allo sbarco del pescato, e accompagnare il prodotto in ogni fase della commercializzazione per garantirne la provenienza e la tracciabilità, e nello stesso tempo il rispetto dei limiti massimi di cattura.
Al trasportatore è stata contestata la violazione degli obblighi previsti dalla normativa europea e nazionale relativa a specie ittiche, tra cui il tonno rosso, soggette a piani pluriennali per la gestione della pesca, con applicazione della sanzione pari a 2667 euro, oltre alla sanzione accessoria del sequestro di tutto il prodotto in quanto non tracciabile.
Il pescato, nel frattempo trasferito a Ravenna, è stato subito sottoposto a controllo igienico-sanitario da parte del Servizio Veterinario dell'Ausl, risultando non idoneo al consumo umano a causa delle cattive condizioni di conservazione, senza sufficiente ghiaccio, con gli esemplari a contatto diretto del pianale del furgone, e pertanto l’intero prodotto verrà distrutto da una ditta specializzata, a spese del trasgressore.
I controlli in materia di pesca marittima, volti, nel loro complesso, a tutelare le risorse biologiche dell’ambiente marino, e nello stesso tempo i consumatori finali e gli operatori commerciali in regola, continueranno anche nei prossimi giorni.
© copyright la Cronaca di Ravenna
Non è stato facile, ma anche grazie alla collaborazione della Sezione di Polizia Stradale di Bologna e di Modena, i militari sono riusciti dopo alcune ricerche a rintracciare l’automezzo, che si trovava all’interno di un parcheggio pubblico.
I pesci, che sul mercato avrebbero potuto fruttare oltre diecimila euro al trasgressore, erano mancanti del cosiddetto certificato di cattura del tonno rosso, documento previsto dai regolamenti comunitari in materia di pesca e tutela delle risorse biologiche del mare, che deve essere validato dall’Autorità marittima allo sbarco del pescato, e accompagnare il prodotto in ogni fase della commercializzazione per garantirne la provenienza e la tracciabilità, e nello stesso tempo il rispetto dei limiti massimi di cattura.
Al trasportatore è stata contestata la violazione degli obblighi previsti dalla normativa europea e nazionale relativa a specie ittiche, tra cui il tonno rosso, soggette a piani pluriennali per la gestione della pesca, con applicazione della sanzione pari a 2667 euro, oltre alla sanzione accessoria del sequestro di tutto il prodotto in quanto non tracciabile.
Il pescato, nel frattempo trasferito a Ravenna, è stato subito sottoposto a controllo igienico-sanitario da parte del Servizio Veterinario dell'Ausl, risultando non idoneo al consumo umano a causa delle cattive condizioni di conservazione, senza sufficiente ghiaccio, con gli esemplari a contatto diretto del pianale del furgone, e pertanto l’intero prodotto verrà distrutto da una ditta specializzata, a spese del trasgressore.
I controlli in materia di pesca marittima, volti, nel loro complesso, a tutelare le risorse biologiche dell’ambiente marino, e nello stesso tempo i consumatori finali e gli operatori commerciali in regola, continueranno anche nei prossimi giorni.
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