Franco Fussi a Sanremo. Mengoni, Lazza e Tananai gli affidano la loro voce | la CRONACA di RAVENNA

Franco Fussi a Sanremo. Mengoni, Lazza e Tananai gli affidano la loro voce

Il foniatra ravennate si è preso cura di tre dei cinque Top Five e anche di Colapesce, Dimartino e Anna Oxa

14 febbraio 2023 - Da sempre al fianco degli artisti, il celebre foniatra ravennate Franco Fussi può essere ormai considerato un ‘veterano’ del festival di Sanremo, dove è solito seguire i suoi pazienti vip.
Quest’anno è particolarmente soddisfatto e non potrebbe essere diversamente se si considera che tre dei suoi pazienti sono arrivati fra i Top Five. Il primo è vincitore del festival, Marco Mengoni, ma ci sono anche il secondo classificato Lazza e il quinto Tananai. Senza dimenticare che si è preso cura anche di Colapesce, Dimartino e Anna Oxa e che ha avuto modo di conoscere da vicino, in questi anni, Elodie, Modà, Gianluca Grignani, Mara Sattei.

Dottor Fussi, com’è prendersi cura dei cantanti nel dietro le quinte di Sanremo?
«È sempre un’esperienza entusiasmante, carica di adrenalina. Si entra nel vivo in quella che è a tutti gli effetti una ‘gabbia di matti’, bonariamente parlando, perché sono tutti stressati oltre ogni limite. Ci si diverte anche ma è una manifestazione impegnativa».

Per cosa si rivolgono a lei i cantanti in vista del festival?
«Premesso che l’artista moderno è sempre più consapevole di essere un ‘atleta della voce’, oltre al consueto check-up annuale per prevenire problematiche vocali, la necessità in vista di un evento così importante è di monitorare lo stato di salute.
Ci possono essere infatti disturbi cronici come il reflusso o stati allergici che disidratano le corde vocali, sino ad arrivare anche a lesioni in alcuni casi. Mi chiedono quindi un training speciale in vista della performance per avere la massima resa con il minimo sforzo vocale».

A cosa punta in primis questo allenamento pre-esibizione?
«Anzitutto a tenere idratate e a riscaldare le corde vocali, per preservarle il più possibile. A Sanremo poi lo stress psico-fisico, come detto, raggiunge livelli altissimi non solo per l’esibizione ma anche per tutti gli impegni collaterali, e quindi serve uno stretching per distendere la muscolatura».

Mai come quest’anno Sanremo ha visto la partecipazione di cantanti con stili così diversi uno dall’altro. Cosa ha consigliato a Marco Mengoni?
«La sua è una voce talentuosa, tecnicamente ineccepibile e ‘votata’ al virtuosismo, per cui ha in realtà bisogno di ben poco aiuto… Però gli ho suggerito una preparazione pre-performance come riscaldamento vocale con la maschera di Borragan, con l’utilizzo di una mascherina di una cannuccia nell’acqua e con l’esecuzione di vocalizzi particolari. Anche Tananai e Anna Oxa hanno seguito queste indicazioni».

Al rapper Lazza, invece, quali tecniche ha suggerito?
«Per i rapper, fondamentale è il ritmo articolatorio perché tendono a una pronuncia molto veloce delle parole. Bisogna quindi avere una buona idratazione della faringe e delle mucose, che può essere stimolata da acido ialuronico e pectina.
A loro ho svelato un’accortezza che era un po’ il segreto di Luciano Pavarotti: mangiare uno spicchio di mela verde acerba prima di entrare in scena. Perché? Per avere una buona dose di pectina e mantenersi idratati».

Cosa occorre fare per prendersi cura della propria voce e quando invece un difetto può diventare un punto di forza?
«La genetica è importante, ma anche lo stile di vita. Il fumo, l’alcol e le sostanze stupefacenti purtroppo contribuiscono a un invecchiamento precoce della voce. Ma ci sono molti cantanti che hanno ottenuto il loro successo con voci sporche, graffiate, distorte, roche. C’è anche chi nasce con un’anomalia come il sulcus alle corde vocali, che provoca una voce ‘vuota’, particolarmente allettante nel blues o nel funky».

Ci sono differenze tra cantanti e cantanti, nelle richieste, in base all’età?
«I più giovani spesso arrivano da me perché spinti dalle case discografiche e dal loro team. Nella mia lunga esperienza, ho notato che in genere i più ipocondriaci sono proprio loro perché temono la scoperta di un’anomalia e i più anziani con la paura di aver perso qualità vocali. I più tranquilli sono gli artisti di mezza età nel pieno della loro carriera».

Tra i tanti grandi artisti che lei segue da anni, non si può non ricordare Laura Pausini che guarda caso ha iniziato la scalata al successo proprio da Sanremo…
«Sì, vedo Laura regolarmente e siamo sempre in contatto. Fra pochi giorni verrà fuori uno scoop, perché festeggerà in modo particolare i suoi trent’anni di carriera. Ma non posso dire altro… ».
r.b.


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