Caritas, apre i battenti l'Emporio Solidale: cibo, ma anche mercatino di mobili e vestiti. La risposta alla povertà crescente | la CRONACA di RAVENNA

Caritas, apre i battenti l'Emporio Solidale: cibo, ma anche mercatino di mobili e vestiti. La risposta alla povertà crescente

Inaugurazione mercoledì 14 dicembre alle 11.30, in via Narsete 71. Con i suoi 1.800 metri quadrati, è l’Emporio più grande della Romagna. È costato un milione e 500mila euro

10 dicembre 2022 - In via Narsete 71, a Ravenna, fervono gli ultimi preparativi, per la precisione gli ultimi ritocchi all’allestimento del nuovo Emporio Solidale della Caritas, la cui inaugurazione è in programma per mercoledì 14 dicembre alle 11.30.

Una specie di supermercato per le famiglie in difficoltà, in continuo aumento anche nell’ex capitale bizantina e nella ricca Romagna. Per l’attesa apertura, dopo quasi un anno e mezzo di lavori, è prevista la partecipazione oltre che delle principali autorità cittadine e al vescovo Lorenzo Ghizzoni, del cardinale Matteo Zuppi e dei numerosi volontari della Caritas e della Diocesi.

«Sarà un bel cambio di marcia per Ravenna – afferma Daniela Biondi, vice direttrice Caritas Ravenna e responsabile del Centro d’ascolto diocesano –. Questo è un bel regalo che la Diocesi fa ai poveri prima di tutto ma anche alle tante persone che hanno voglia di mettersi in gioco col volontariato. Al di là dei due dipendenti, infatti, l’Emporio funzionerà grazie al contributo di tempo di una ventina di volontari a rotazione».

Nel complesso, la nuova struttura ha richiesto un esborso economico di circa un milione 500mila euro, la maggior parte dei quali provenienti dal fondi dell’8 per mille, oltre a circa 500mila euro di contributi straordinaria della Cei.

Con i suoi 1.800 metri quadrati, è l’Emporio più grande della Romagna dove le persone potranno finalmente scegliere direttamente i prodotti alimentari di cui hanno bisogno, in base alle proprie esigenze e preferenze.

Tre sono le ragioni che stanno alla base del nuovo Emporio: un modo nuovo di fare carità con più dignità, educare alla gestione delle risorse ed evitare gli sprechi. Cambia dunque la modalità di aiuto: non più file in piazza Duomo nelle giornate stabilite, dove si è anche esposti allo sguardo delle persone, ma un supermercato più appartato e con un ricco assortimento di prodotti.

Un supermercato che avrà però una particolarità: la merce sugli scaffali non avrà un prezzo ma un valore numerico. «Non cambia però la filosofia – spiega Biondi –. Per accedere al nuovo Emporio, servirà una tessera a punti ricaricabile mensilmente che è possibile ottenere dopo aver esposto la propria situazione al Centro d’ascolto che resta il ‘cuore’ pulsante delle attività Caritas. Il punteggio della tessera scalerà in base al valore numerico assegnato ai vari prodotti, donati dal Banco Alimentare».
Cibo ma non solo. All’Emporio sarà allestito anche un mercatino di mobili e di vestiti di seconda mano, acquistabili a prezzi modici.

Da gennaio, appena l’operatività della struttura sarà completata, i ravennati donatori potranno rivolgersi direttamente all’Emporio per offrire vestiti, mobili e oggetti utili ai bisognosi. In alcune sale dell’Emporio poi, saranno presto organizzati corsi di riuso e riciclo per educare le persone a non sprecare le risorse.
r.b.


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