Gran Ballo Viennese di Roma, tra le 26 debuttanti del Charity Ball la 19enne faentina Noemi Mancuso

22 ottobre 2022 - Tra le 26 aspiranti ‘principesse’ per una sera, c’è la 19 enne faentina Noemi Mancuso al “Gran Ballo Viennese” in programma questa sera alla Ritz Ballroom del St. Regis di Roma.
Si tratta dell’unica debuttante dell’Emilia Romagna alla quattordicesima edizione del ‘Charity Ball’ più glamour della capitale, realizzato a favore di “Make a Wish Italia”.
Le giovani provenienti da tutta Italia torneranno così a danzare sulle note dei più famosi Valzer di Strauss, eseguiti da un’orchestra dal vivo, accompagnate dagli Allievi dell’Accademia dell’Aeronautica di Pozzuoli.

Noemi Mancuso, cosa l’ha spinta a partecipare al “Gran Ballo Viennese”, un evento che può sembrare anacronistico nel 2022?
«Dentro di me c’è sempre stato il desiderio di essere una principessa, almeno per una sera. Le prime informazioni le ho ricevute dal mio ex fidanzato. In breve, mi sono decisa a fare richiesta per vivere un’esperienza diversa e di grande fascino che mi resterà impressa nella memoria per sempre».

Ha dovuto seguire una selezione?
«Non c’erano requisiti specifici, se non quelli di inviare una propria foto e una lettera di motivazione. Credo di essere stata molto convincente nell’esprimere ciò che mi ha spinto a candidarmi».

In realtà il “Gran Ballo Viennese” non si esaurisce in una serata, ma è preceduto da una settimana. Com’è andata?
«Da domenica scorsa, l’organizzazione ci ha convocate in un albergo a Napoli dove siamo rimaste fino al giorno del ballo. Si è trattato di una settimana impegnativa e ricca di emozioni, durante la quale abbiamo seguito lezioni di make-up con Pablo Gil Cagnè, stile e portamento con Angela Borello, armocromia con Anna Iadicicco, bon ton con i docenti dell’Accademia Italiana di Galateo. Poi ci è stata insegnata la posa fotografica in vista di veri e propri book fotografici. Abbiamo dedicato molto tempo alle lezioni di valzer con il maestro Fabio Mollica che ci ha dato consigli per le coreografie e l’interpretazione».

A livello personale, com’è andata? Le sue aspettative sono state soddisfatte?
«Sì. Non mi aspettavo un’esperienza così forte e potente. Ho sempre un po’ di timore ad aprirmi alle nuove persone, invece sono riuscita a farlo ed è già una bella conquista».

Alla settimana di preparazione, hanno partecipato anche 26 Allievi dell’Accademia Aeronautica di Pozzuoli…
«Sì. Hanno fatto le prove di sfilata e di ballo insieme a noi, poi c’è stato l’abbinamento casuale con la romantica consegna di una rosa. Malgrado ciascuna di noi abbia un cavaliere, abbiamo fatto tante attività insieme».

Inevitabile chiederle: è nata qualche simpatia?
«Sì. Poi sarà il tempo a dire se potrà nascere qualcosa in più…».

A poche ore dal ballo, cosa la emoziona di più?
«La possibilità di indossare l’atteso abito bianco da sposa, che sarà unico per tutte, mentre i ragazzi saranno in divisa. Ci sono state prese le misure dalle sarte per fare le opportune modifiche, ma non l’abbiamo ancora provato. Per cui indossarlo per il ballo, per la prima volta, sarà un’esperienza forte».

Le era mai capitato prima di indossare un abito da principessa per una serata speciale?
«Sì, un abito da ballo un paio di anni fa quando ho avuto l’occasione di danzare con un militare. Ma questa esperienza è tutta un’altra cosa perché è a 360 gradi, siamo state formate per una settimana».

Guardando al suo futuro, cosa l’aspetta?
«Ho fatto la maturità lo scorso giugno diplomandomi al liceo linguistico. Dopo un anno di pausa, nel settembre 2023 mi iscriverò allo Iulm di Milano per studiare moda. Il mio sogno infatti è quello di lavorare nella moda e di creare una mia linea anche per brand importanti».
r.b.

 

 

 


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