Italdron e Legambiente insieme per tutelare le specie protette | la CRONACA di RAVENNA

Italdron e Legambiente insieme per tutelare le specie protette

Le guardie ambientali useranno la nuova tecnologia per prevenire e fermare atti criminali contro l'ambiente

italdron legambiente
21 settembre 2022 - Ormai si è sempre più abituati a vedere in cielo i droni che non sono altro che apparecchi volanti radiocomandati sempre più utilizzati per servizi di emergenza. Per vederne qualcuno dal vivo, da quelli più piccoli a quelli più voluminosi, basta recarsi da Italdron, l’azienda ravennate nata circa dieci anni fa dall’idea di tre giovani che si occupa di produrli e di corsi di formazione professionale con sedi in tutta Italia.

«A noi mancava l’aspetto relativo all’utilizzo delle macchine – spiega Nicola Nizzoli, socio Italdron e presidente Assorpas – e avevamo bisogno di capire quale fosse il più idoneo per dimensioni e sensori in base al contesto di utilizzo. Così, insieme a Legambiente, abbiamo sviluppato un progetto-pilota per la difesa degli animali selvatici e dell’ambiente. E ora, dopo oltre un anno, siamo pronti per la fase operativa».

In estate, infatti, insieme alle guardie ecologiche volontarie di Legambiente Ravenna, e grazie al supporto di esperti faunisti e dei Carabinieri Forestali della Provincia, è stato completato il monitoraggio, frutto di 27 missioni per oltre 451 ore complessive di monitoraggio nelle diverse condizioni meteoclimatiche riscontrate nelle quattro stagioni.

Il territorio indagato è quello che va dall’Appennino romagnolo al tratto del fiume Reno che lambisce le Valli di Comacchio, caratterizzato da diverse aree protette di elevato pregio conservazionistico. «I droni si sono rivelati un potente strumento sinergico – racconta Antonino Morabito, responsabile Cities, Fauna e Benessere animale di Legambiente Nazionale –, a volte insostituibile, per una moltitudine di casi e di ambiti analizzati nel corso della sperimentazione per il contrasto agli illeciti di varia natura».

Rispetto al tradizionale utilizzo di pattuglie motorizzate, i droni permettono maggiori garanzie di sostenibilità ambientale, visto che non inquinano, non fanno rumore e non spaventano gli animali, e di acquisire prove fotografiche o video utili a eventuali indagini, oltre che un sensibile minor costo e a una maggiore sicurezza per gli operatori di polizia.

«Grazie alle più avanzate strumentazioni Uav donate da Italdron Academy a Legambiente – aggiunge Morabito – e alla disponibilità a fornire ogni supporto tecnico, l’impegno operativo delle guardie ecologiche volontarie da oggi potrà essere più incisivo nel monitoraggio di situazioni delicatissime e importanti per la tutela di specie protette così come per prevenire o fermare azioni criminali contro l’ambiente».

La formazione sarà un tassello fondamentale nei prossimi mesi. «Ora ci preme – conclude Tommaso Solfrini, Ceo Italdron Academy –,contribuire ad ampliare il numero di guardie ambientali in grado di usare queste nuove tecnologie con percorsi formativi specialistici».
r.b.

 


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