Il Siulp aderisce alla manifestazione di Cgil, Cisl e Uil contro le aggressioni al personale ferroviario | la CRONACA di RAVENNA

Il Siulp aderisce alla manifestazione di Cgil, Cisl e Uil contro le aggressioni al personale ferroviario

«Purtroppo l'arroganza e la violenza a danno di queste lavoratrici e lavoratori non si placa»

07 settembre 2022 - Il Siulp regionale è impegnato da anni "per denunciare il silenzio assordante sul fenomeno delle aggressioni alle divise, al personale dei comparti che svolgono un servizio pubblico e in generale a tutte le helping  professions".
"Purtroppo l'arroganza e la violenza a danno di queste lavoratrici e lavoratori - si legge in una nota - non si placa, anzi sembra ci si trovi travolti da una spirale che non fa intravedere via d'uscita. Ecco perché, di fronte all'ennesimo efferato episodio che qualche giorno fa ha visto aggredire un capotreno a bordo di un convoglio viaggiante sulla tratta adriatica, condividiamo il grido di allarme della Fit-Cisl che parla di una vera emergenza e invita le altre organizzazioni sindacali alla mobilitazione".

A quanti altri attacchi a danno di capitreno e personale di bordo, o nei confronti degli addetti a servizi essenziali, come i sanitari (è notizia di ieri l' aggressione nei confronti di infermieri di un Pronto Soccorso a Civitanova Marche), professori o forze dell’ordine "dovremo assistere prima di vedere un concreto e trasversale interesse da parte delle Istituzioni e in particolar modo dal legislatore?".

"Noi non ci voltiamo dall'altra parte, anzi saremo in prima linea al fianco di tutte le categorie che subiscono aggressioni sul luogo di lavoro, poiché è diritto di tutti lavorare sereni, è diritto di tutti lavorare in sicurezza, senza il terrore che svolgendo il proprio lavoro si torni a casa malmenati".

Per ciò che concerne la situazione del trasporto ferroviario, va subito fatto un intervento sull'infrastruttura istallando tornelli o barriere ad accesso automatizzati per consentire l'accesso ai treni alle sole persone munite di titolo di viaggio, servirebbero le guardie giurate a bordo treno, in particolare quelli locali. Non è più rinviabile un tavolo istituzionale su tutti i territori con il coinvolgimento delle parti sociali. Urgente e necessario inasprire le sanzioni previste per la resistenza e la violenza a pubblico ufficiale: la politica faccia finalmente passo avanti nel recepire questa emergenza che non può più essere rinviata".

Le croniche carenze d’organico, che nei prossimi anni peggioreranno ancora, "non possono sopperire al continuo aumento di aggressioni, visto e considerato che le Forze dell’Ordine sono tra le più bersagliate, sotto questo aspetto.
Pertanto, nel ribadire il nostro corale impegno per dire basta alle aggressioni, confermando una mobilitazione permanente su tutta la Regione, auspichiamo quanto prima una presa di posizione della Politica seria a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori, delle donne e uomini che servono lo Stato".

«Non si tratta, purtroppo - aggiunge il Silp Cgil Emilia Romagna - di un caso isolato, bensì di una escalation di violenza che, ormai da diversi anni, è rivolta nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori che operano a bordo treno, sia che si tratti di personale ferroviario sia che si tratti di tutori dell’ordine.
È inaccettabile la mancanza di sicurezza sui treni delle tratte regionali, dovuta soprattutto alla carenza di organico del personale delle forze dell’ordine le quali non riescono a garantire la sicurezza a bordo di tutti i convogli, a volte neanche su quelli ritenuti più “critici”.

Il SILP CGIL Emilia Romagna, oltre a solidarizzare con quelle lavoratrici e quei lavoratori vittime di tali brutali atti, chiede, come già espresso dalla FILT CGIL Emilia Romagna, un intervento urgente da parte delle Prefetture del territorio, della direzione del Compartimento di Polizia Ferroviaria, di Rete Ferroviaria Italiana, Ferrovie Emilia Romagna, Trenitalia e Trenitalia TPER.
Ci dichiariamo, fin da ora, disponibili a partecipare a eventuali incontri con tutti i soggetti interessati e ad aderire allo stato di mobilitazione indetto dalle categorie dei trasporti di CGIL, CISL e UIL».

 

 

 

 

 

 

 

 


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