Sopra le righe
«Don Ugo, un prete iscritto nell’albo dei santi preti, che fa parte anche della Chiesa di domani»
Preda: «A due anni dalla morte, il ricordo è vivo. La cura della Chiesa, la scuola S. Vincenzo, le case per anziani e per bimbi, l’ospitalità ai carcerati, la mensa, il dormitorio, la casa di preghiera, la Caritas, l'ambulatorio e i campi scuola»
12 agosto 2022 - Il 15 agosto, non solo i cittadini del borgo S. Rocco, ma tutta Ravenna ricorda don Ugo Salvatori, perché a due anni dalla scomparsa è ancora vivo il suo ricordo: la cura della Chiesa, la scuola S. Vincenzo, le case di riposo per anziani e quella per bimbi, l’ospitalità ai carcerati, la mensa con oltre 60 mila pasti all’anno, il dormitorio, la casa di preghiera, la Caritas parrocchiale, l’ambulatorio, i campi scuola per i giovani.
Le sue parrocchie sono state diverse: Ponte Nuovo, S. Vitale, Longana, Roncalceci, S. Rocco, S. Teresa, Seminario, Ricreatorio o meglio la città di Ravenna, o meglio chiunque avesse bisogno.
Al momento dell’ordinazione l’Arcivescovo Baldassarri che gli imponeva le mani gli chiese di essere “il pastore saggio” e lo incitava ad avere l’ansia di dare a tutti “il cuore di Cristo”.
Don Ugo nella sua vita di prete ha obbedito: un compagno di viaggio di tanti, credenti e non credenti, che ha cercato ed operato per l’unità tra famiglie e culture diverse, sempre rispettando la libertà di tutti, ma con la forza travolgente della fede, vissuta sempre con entusiasmo e il grande ottimismo dei santi.
Un prete che credeva nella provvidenza e la provvidenza, come lui affermava, è sempre stata generosa con lui. E ancora oggi la sua voce giunge a tutti.
È la voce del prete la cui missione è stata quella di “predicare il Vangelo, che per la Chiesa è il principio di tutta la sua vita in ogni tempo” (Vaticano II), è la voce dell’amico che accoglieva con il sorriso nel suo studio tutti, sempre disponibile a qualsiasi ora, è la voce del confessore che ascoltava, non condannava, consigliava, assolveva.
Ecco don Ugo, un prete, ricordato per la sua testimonianza, che è iscritto nell’albo dei santi preti di Ravenna e che fa parte anche della Chiesa di domani.
Aldo Preda
© copyright la Cronaca di Ravenna
Le sue parrocchie sono state diverse: Ponte Nuovo, S. Vitale, Longana, Roncalceci, S. Rocco, S. Teresa, Seminario, Ricreatorio o meglio la città di Ravenna, o meglio chiunque avesse bisogno.
Al momento dell’ordinazione l’Arcivescovo Baldassarri che gli imponeva le mani gli chiese di essere “il pastore saggio” e lo incitava ad avere l’ansia di dare a tutti “il cuore di Cristo”.
Don Ugo nella sua vita di prete ha obbedito: un compagno di viaggio di tanti, credenti e non credenti, che ha cercato ed operato per l’unità tra famiglie e culture diverse, sempre rispettando la libertà di tutti, ma con la forza travolgente della fede, vissuta sempre con entusiasmo e il grande ottimismo dei santi.
Un prete che credeva nella provvidenza e la provvidenza, come lui affermava, è sempre stata generosa con lui. E ancora oggi la sua voce giunge a tutti.
È la voce del prete la cui missione è stata quella di “predicare il Vangelo, che per la Chiesa è il principio di tutta la sua vita in ogni tempo” (Vaticano II), è la voce dell’amico che accoglieva con il sorriso nel suo studio tutti, sempre disponibile a qualsiasi ora, è la voce del confessore che ascoltava, non condannava, consigliava, assolveva.
Ecco don Ugo, un prete, ricordato per la sua testimonianza, che è iscritto nell’albo dei santi preti di Ravenna e che fa parte anche della Chiesa di domani.
Aldo Preda
© copyright la Cronaca di Ravenna