Cronaca
Botulino nella valle Mandriole scoperto per tempo, l'area in secca
Per ora sono quattro gli anatidi colpiti, ma vivi. La siccità non ha risparmiato l'area protetta
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09 agosto 2022 - Torna lo spettro-botulino nella Valle Mandriole. Il fenomeno dovrebbe essere stato individuato per tempo e, quindi, si spera, senza eccessive conseguenze per gli anatidi presenti nella valle.
La siccità ha colpito duramente. "Grazie alla proficua collaborazione con il Comune di Ravenna e ai conseguenti sopralluoghi effettuati quotidianamente dal personale del distaccamento pinetale della Polizia Locale, l’Ente parco del Delta è stato informato tempestivamente dell’insorgere del fenomeno di intossicazione da botulino negli uccelli acquatici in sosta presso Valle Mandriole" spiega in una nota l'ente.
Sono stati recuperati immediatamente i primissimi anatidi in difficoltà (quattro) e con evidenti sintomi da intossicazione botulinica.
Al fine di prevenire l’esplosione del fenomeno, in previsione dell’arrivo di migliaia di uccelli migratori, si ritiene indispensabile procedere al disseccamento della zona umida, mediante apertura dello scarico sullo scolo Rivalone.
L’Ente parco e tutti gli enti interessati alla gestione conservazione della valle continuano a monitorare costantemente la situazione, certamente legata alla gravissima e straordinaria siccità che si protrae da mesi.
La siccità ha colpito duramente. "Grazie alla proficua collaborazione con il Comune di Ravenna e ai conseguenti sopralluoghi effettuati quotidianamente dal personale del distaccamento pinetale della Polizia Locale, l’Ente parco del Delta è stato informato tempestivamente dell’insorgere del fenomeno di intossicazione da botulino negli uccelli acquatici in sosta presso Valle Mandriole" spiega in una nota l'ente.
Sono stati recuperati immediatamente i primissimi anatidi in difficoltà (quattro) e con evidenti sintomi da intossicazione botulinica.
Al fine di prevenire l’esplosione del fenomeno, in previsione dell’arrivo di migliaia di uccelli migratori, si ritiene indispensabile procedere al disseccamento della zona umida, mediante apertura dello scarico sullo scolo Rivalone.
L’Ente parco e tutti gli enti interessati alla gestione conservazione della valle continuano a monitorare costantemente la situazione, certamente legata alla gravissima e straordinaria siccità che si protrae da mesi.
Foto d'archivio
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