Ausl, ancora difficoltà nel recupero di visite ed esami diagnostici | la CRONACA di RAVENNA

Ausl, ancora difficoltà nel recupero di visite ed esami diagnostici

In particolare, per le branche di oculistica, dermatologia, pneumologia, ginecologia, cardiologia. Critico anche il fronte delle prenotazioni

29 luglio 2020 - Reclutamento di professionisti, ottimizzazione degli spazi, ricorso al privato. Queste le tre azioni che mette in campo l’Azienda Unità Sanitaria Locale della Romagna per recuperare le prestazioni non erogate durante il periodo del lockdown, con l'obiettivo subito dopo di garantire le nuove prenotazioni nei tempi standard. “Obiettivo che si sta rivelando molto difficoltoso in particolare per alcune specialità, e principalmente per le branche di oculistica, dermatologia, pneumologia, ginecologia, cardiologia”, spiega in una nota l’Ausl.

Ovviamente sono sempre state, e restano, tutelate le urgenze. Infatti, quando un medico le prescrive, vi sono canali di accesso specifici per effettuare le visite e gli esami necessari in tempi molto rapidi (24 – 72 ore).

“Ma più in generale – spiega l’Ausl - l’impegno è massimo anche per le prestazioni classificabili non urgenti. Per questo l’azienda sta mettendo in atto accorgimenti logistico-organizzativi, tra cui l’utilizzo di più ambulatori in parallelo in modo da non tenere i medici “fermi” durante le operazioni di sanificazione e la revisione degli orari di erogazione.

Inoltre, prosegue in tutte le forme possibili “il reclutamento di professionisti: reclutamento straordinario di personale medico specializzato o in formazione specialistica, di specialisti convenzionati interni, prestazioni aggiuntive dal personale dipendente. Il tutto ben sapendo che – come ormai palese – vi è una forte carenza di medici sul mercato del lavoro”.

L’Ausl sta esplorando anche la disponibilità delle strutture sanitarie private accreditate. In quest’ambito, se una struttura privata dopo una visita o un esame rileva la necessità di procedere con un’altra prestazione ambulatoriale, può effettuarla direttamente nella stessa seduta, senza che il paziente debba averla precedentemente prescritta. Ad esempio, l’effettuazione di un doppler di approfondimento dopo una visita vascolare.

Infine, una ulteriore ipotesi di lavoro riguarda l’acquisizione dai privati di spazi fisici in cui effettuare l’attività ambulatoriale da parte di medici aziendali, sempre nell’ottica di ottimizzare l’utilizzo del tempo dei professionisti.

Se i risultati non dovessero arrivare in tempi apprezzabili, l’Azienda sta valutando la possibilità di attivare collaborazioni anche con le strutture sanitarie private non accreditate, quantomeno fino al momento in cui permanga lo stato di necessità conseguente a Covid.

Le criticità continuano anche sul fronte delle prenotazioni. L’Ausl raccomanda di utilizzare i molti e differenziati canali attivi per prenotare, tra cui i Farmacup e il Fascicolo sanitario elettronico: quest’ultimo in particolare non solo per prenotare ma anche per scaricare i referti senza necessità di recarsi fisicamente a ritirarli.

Per quanto riguarda poi il Cuptel, attivo dalle 7.30 alle 19, per cercare di ridurre le attese l’Ausl raccomanda di utilizzare tutta la fascia oraria di apertura per effettuare le chiamate, e di utilizzare il servizio di recall che permette di essere richiamato nell’arco della giornata e comunque entro la prima ora di servizio del primo giorno lavorativo successivo.


Tutte le modalità di prenotazione dell’Ausl Romagna sono consultabili sul sito aziendale al seguente link: https://www.auslromagna.it/come-fare-per/prenotare-disdire


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