"La Romagna si rilancia con l'Alta Velocità" | la CRONACA di RAVENNA

"La Romagna si rilancia con l'Alta Velocità"

Iniziativa di Confindustria Romagna, l'assessore Corsini favorevole al Corridoio Adriatico dell'AV

15 luglio 2021 - Confindustria Romagna, le Camere di commercio e la Regione puntano sull’Alta Velocità in Romagna. “Una visione, una suggestione di tutto ciò che manca per consacrare la Romagna tra le grandi aree europee a livello economico, istituzionale e sociale”.
Questo ritratto, delineato dal presidente di Confindustria Romagna, Paolo Maggioli, trova conferma nello studio di Itl e Tplan e si chiama Alta Velocità in Romagna. Una proposta, quella degli imprenditori romagnoli, che si interseca con l’iniziativa avviata dall’assessore regionale a Infrastrutture e Trasporti, Andrea Corsini, che annuncia una lettera firmata anche dalle Regioni Puglia, Marche, Abruzzo, Molise per chiedere al ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile di progettare il Corridoio Adriatico dell’Alta Velocità, sulla tratta Lecce-Bologna.

E’ il bilancio che emerge dall’evento “Città Romagna, una nuova prospettiva” che si è svolto a Milano Marittima, dove è stato svelato il progetto lanciato tre anni fa da Confindustria Romagna e a cui si è unita Confagricoltura di Forlì-Cesena e Rimini, per immaginare “come dispiegare tutto il potenziale di una terrà già ricca di energia, passione e talenti”.

A spiegare l’idea di una Città Romagna unitaria e coesa è il presidente degli industriali, Paolo Maggioli, con il supporto dello studio curato da ITL (Istituto trasporti e logistica) e Tplan Consulting, illustrato rispettivamente da Andrea Bardi e Enrico Maria Bernardis. L’iniziativa è stata realizzata grazie al contributo di Intesa SanPaolo, con il sostegno della Camera di Commercio di Ravenna e con il patrocinio di Unioncamere Emilia-Romagna e Camera di Commercio di Forlì-Cesena e Rimini.

“Il focus di questo primo evento è sulle connessioni, perché crediamo che siano la priorità delle priorità – spiega Maggioli – ma le infrastrutture sono solo uno dei tanti aspetti in cui si declina la nostra idea di Romagna: a partire dall’assetto istituzionale, che manca. Oggi ci troviamo a interloquire con le singole Province o con la Regione, mentre pensiamo che siano maturi i tempi per un nuovo ente intermedio che rappresenti la Romagna, modello città metropolitana”.

Lo studio ha contribuito a identificare una serie di interventi per migliorare l’accessibilità al territorio Città Romagna, con riferimento alle diverse modalità di trasporto. Gli sforzi principali si sono concentrati sul sistema ferroviario. Tra le proposte elaborate e discusse dal gruppo di lavoro, Confindustria Romagna ha identificato l’idea progettuale Nuova Linea Alta Velocità/Alta Capacità della Romagna e Metro Romagna.

Il progetto prevede la realizzazione di una nuova linea AV/AC tra Rimini e Bologna, con la costruzione di una nuova stazione AV/AC «Città Romagna» localizzata in posizione baricentrica rispetto alle città principali.

I programmi e i piani di investimento vigenti prevedono oltre alla velocizzazione della direttrice adriatica, peraltro già in corso, anche interventi di quadruplicamento selettivo della tratta Bologna–Castel Bolognese. Sono inoltre previsti sulla linea Ravenna–Castel Bolognese interventi funzionali tra Ravenna e Russi e il potenziamento della tratta Russi–Castel Bolognese. Infine, sulla linea Rimini–Ravenna si prevedono interventi di efficientamento degli itinerari ed eliminazione del passaggio a livello presso la stazione di Cervia-Milano Marittima, oltre al potenziamento della linea stessa nell’ambito dell’iniziativa Trasporto Rapido Costiero, attualmente in fase di definizione. Per quanto questi interventi siano utili a risolvere il problema della capacità/regolarità dei servizi, non contribuiscono a superare in maniera significativa i gap infrastrutturali e di accessibilità esistenti della Città Romagna, in particolare per la lunga percorrenza.

“Ringrazio Confindustria – sottolinea l’assessore Corsini - per gli stimoli e la visione strategica che ci consegna sulla Romagna. Un territorio che proprio a partire dalle infrastrutture strategiche e sostenibili, può dare un contributo decisivo, all’interno delle politiche e degli indirizzi delineati nel Patto per il lavoro e il clima, alla ripartenza della nostra regione”.

Per Corsini non è tutto: “Ok gli investimenti nella mobilità sostenibile, nella ferrovia, ma i progetti già finanziati per migliorare i collegamenti stradali devono essere realizzati”.


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