Università
Da Bologna a Ravenna, musicologi al Campus. INTERVISTA a Giuseppina La Face
Spostato a Palazzo Strocchi, sede del Dipartimento di Beni Culturali, il XXV Colloquio dell’associazione “Il Saggiatore musicale”
01 luglio 2021 - Come annunciato di recente, quest’anno, dal 12 al 14 novembre, sarà il Dipartimento di Beni Culturali del Campus di Ravenna a ospitare il venticinquesimo Colloquio di Musicologia promosso dall’associazione “Il Saggiatore musicale”, un incontro annuale che nel proprio ambito rappresenta una delle manifestazioni più importanti a livello internazionale e fin dall’inizio si è svolto all’interno dell’ateneo bolognese.
Lo spostamento rende merito alle competenze che si sono raccolte e sviluppate nella sede ravennate. Ne abbiamo parlato con Giuseppina La Face, eminente musicologa e docente di Pedagogia musicale nell’ateneo di Bologna, oltre che assidua collaboratrice del “Fatto Quotidiano” su temi musicali, che ha ideato il progetto di questa iniziativa.
Giuseppina La Face, quali sono i motivi principali del trasferimento del Colloquio di Musicologia?
“Il primo punto essenziale è il settecentenario dantesco: per i venticinque anni del Colloquio, la città di Dante ci è sembrata la sede ideale.
Il secondo motivo per il quale si è pensato di spostarlo a Ravenna riguarda il tema molto urgente dei beni musicali, un settore rilevante dei beni culturali. Sappiamo quanto sia importante, oggi, il discorso sui beni culturali in generale e quindi anche, di riflesso, sui beni musicali, per i quali le tecnologie digitali aprono prospettive molto significative e promettenti.
Il Dipartimento di Beni Culturali di Ravenna ha competenze acquisite in molti anni dai docenti, dall’archiviazione alla tutela alla digitalizzazione eccetera; per chi in Italia desideri lavorare in direzione dei beni musicali, è imprescindibile.
Il terzo punto è che sempre a Ravenna è stata attivata la Scuola di specializzazione in Beni musicali.
Questi tre elementi hanno determinato la nostra scelta”.
All’operazione collaborano altri partner? E come si svolgerà il Colloquio?
“Questo spostamento non sarebbe stato possibile senza l'accoglienza offerta dal Dipartimento di Beni Culturali e senza la sensibilità dimostrata dalla Fondazione Flaminia.
Secondo la formula già sperimentata, il Colloquio consisterà in due tavole rotonde, alla realizzazione delle quali concorrerà, come negli anni scorsi, il Centro La Soffitta del Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna, e in diverse relazioni libere.
Desidero ricordare che la call per la presentazione delle relazioni scade il 15 luglio, quindi c’è ancora tempo per l’invio delle proposte.
La prolusione di apertura verrà tenuta da una docente ordinaria del Dipartimento di Beni Culturali, la professoressa Donatella Restani; una delle due tavole rotonde, sulla fortuna di Dante nella musica dell’Otto e del Novecento, sarà coordinata dal musicologo Paolo Fabbri, ravennate.
Il pubblico potrà assistere alle giornate del Colloquio, che si terrà a Palazzo Strocchi e in altre sedi, in streaming; ma anche in presenza, per un numero limitato di posti, ovviamente nel rispetto delle norme anti Covid e con prenotazione”.
Ci sono progetti per future iniziative comuni?
“Spero che questa collaborazione con Ravenna non sia solo per un anno, ma che possa continuare. Si tratterà ovviamente di discutere e valutare con i vari partner. Non è la prima volta che si fanno cose assieme qui e certamente, se si trovassero degli accordi e delle situazioni condivise, sarei molto contenta, perché Ravenna è una città ricchissima sul piano della musica e della cultura e porta avanti, come sappiamo, attività molto importanti in questo campo.
È una città con una storia straordinaria, con monumenti di favolosa bellezza, ed è una città piccola e grande nello stesso tempo. Qui incontri e convegni hanno anche la facilità di una logistica semplice, i partecipanti non hanno bisogno di fare chilometri e chilometri ogni volta.
Quindi, ricchezza storica, bellezza e tradizione culturale della città, oltre alla logistica, rendono molto appetibili ulteriori attività a Ravenna. Mi auguro una continuità del Colloquio e possibilmente anche la realizzazione di altri progetti. Il ‘Saggiatore musicale’, di cui coordino le attività, è e sarà onorato di poter lavorare con enti e istituzioni della città”.
Patrizia Luppi
© copyright la Cronaca di Ravenna
Lo spostamento rende merito alle competenze che si sono raccolte e sviluppate nella sede ravennate. Ne abbiamo parlato con Giuseppina La Face, eminente musicologa e docente di Pedagogia musicale nell’ateneo di Bologna, oltre che assidua collaboratrice del “Fatto Quotidiano” su temi musicali, che ha ideato il progetto di questa iniziativa.
Giuseppina La Face, quali sono i motivi principali del trasferimento del Colloquio di Musicologia?
“Il primo punto essenziale è il settecentenario dantesco: per i venticinque anni del Colloquio, la città di Dante ci è sembrata la sede ideale.
Il secondo motivo per il quale si è pensato di spostarlo a Ravenna riguarda il tema molto urgente dei beni musicali, un settore rilevante dei beni culturali. Sappiamo quanto sia importante, oggi, il discorso sui beni culturali in generale e quindi anche, di riflesso, sui beni musicali, per i quali le tecnologie digitali aprono prospettive molto significative e promettenti.
Il Dipartimento di Beni Culturali di Ravenna ha competenze acquisite in molti anni dai docenti, dall’archiviazione alla tutela alla digitalizzazione eccetera; per chi in Italia desideri lavorare in direzione dei beni musicali, è imprescindibile.
Il terzo punto è che sempre a Ravenna è stata attivata la Scuola di specializzazione in Beni musicali.
Questi tre elementi hanno determinato la nostra scelta”.
All’operazione collaborano altri partner? E come si svolgerà il Colloquio?
“Questo spostamento non sarebbe stato possibile senza l'accoglienza offerta dal Dipartimento di Beni Culturali e senza la sensibilità dimostrata dalla Fondazione Flaminia.
Secondo la formula già sperimentata, il Colloquio consisterà in due tavole rotonde, alla realizzazione delle quali concorrerà, come negli anni scorsi, il Centro La Soffitta del Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna, e in diverse relazioni libere.
Desidero ricordare che la call per la presentazione delle relazioni scade il 15 luglio, quindi c’è ancora tempo per l’invio delle proposte.
La prolusione di apertura verrà tenuta da una docente ordinaria del Dipartimento di Beni Culturali, la professoressa Donatella Restani; una delle due tavole rotonde, sulla fortuna di Dante nella musica dell’Otto e del Novecento, sarà coordinata dal musicologo Paolo Fabbri, ravennate.
Il pubblico potrà assistere alle giornate del Colloquio, che si terrà a Palazzo Strocchi e in altre sedi, in streaming; ma anche in presenza, per un numero limitato di posti, ovviamente nel rispetto delle norme anti Covid e con prenotazione”.
Ci sono progetti per future iniziative comuni?
“Spero che questa collaborazione con Ravenna non sia solo per un anno, ma che possa continuare. Si tratterà ovviamente di discutere e valutare con i vari partner. Non è la prima volta che si fanno cose assieme qui e certamente, se si trovassero degli accordi e delle situazioni condivise, sarei molto contenta, perché Ravenna è una città ricchissima sul piano della musica e della cultura e porta avanti, come sappiamo, attività molto importanti in questo campo.
È una città con una storia straordinaria, con monumenti di favolosa bellezza, ed è una città piccola e grande nello stesso tempo. Qui incontri e convegni hanno anche la facilità di una logistica semplice, i partecipanti non hanno bisogno di fare chilometri e chilometri ogni volta.
Quindi, ricchezza storica, bellezza e tradizione culturale della città, oltre alla logistica, rendono molto appetibili ulteriori attività a Ravenna. Mi auguro una continuità del Colloquio e possibilmente anche la realizzazione di altri progetti. Il ‘Saggiatore musicale’, di cui coordino le attività, è e sarà onorato di poter lavorare con enti e istituzioni della città”.
Patrizia Luppi
© copyright la Cronaca di Ravenna