Università
Ecco la mostra che racconta la storia di 30 anni di Università (e di quelli che verranno)
“Ravenna, dall’Università in poi” è allestita nelle vetrine del Private Banking de La Cassa di Ravenna in piazza del Popolo
23 giugno 2021 - “Ravenna, dall’Università in poi” è il titolo della mostra curata da Giannantonio Mingozzi e allestita presso le vetrine del Private Banking de La Cassa di Ravenna in piazza del Popolo.
Una raccolta di testimonianze dei traguardi conseguiti, ma anche della ‘cocciuta’ volontà di rendere quel ‘decentramento di Bologna’ un risultato capace di far conoscere Ravenna in Italia e in Europa come uno dei Campus universitari meglio organizzati e all’avanguardia negli insegnamenti e nella qualità degli studi.
Oggi l’inaugurazione, con il curatore, il sindaco Michele de Pascale, Antonio Patuelli presidente de La Cassa di Ravenna e dell’Abi, Ernesto Giuseppe Alfieri presidente della Fondazione Cassa di risparmio di Ravenna, Fabio Roversi Monaco (Rettore di UniBo quando nacque il Campus di Ravenna), Elena Fabbri presidente del Campus ravennate, Mirella Falconi presidente della Fondazione Flaminia e il suo predecessore Lanfranco Gualtieri.
L’obiettivo iniziale è stato raggiunto: “Partiti dai 100 iscritti dell’87 si è arrivati ai quasi 4mila di oggi, con i primati recenti conseguiti in tutta l’Alma Mater nelle iscrizioni e nelle immatricolazioni”, afferma Mingozzi, uno dei protagonisti della nascita e dello sviluppo del Campus insieme a Patuelli, Gualtieri e Roversi Monaco.
Il futuro è delineato da Fabbri quando spiega che “dal 2020-2021 sono attivi 19 Corsi di studio, fra cui 5 internazionali in lingua inglese”, e da Falconi che aggiunge come “il Corso di laurea in Medicina e Chirurgia (di cui è coordinatrice, ndr) completi il quadro e faccia di Ravenna una città universitaria a tutto tondo”.
Per il sindaco de Pascale “è stato un insediamento lungimirante fin dall’inizio”. Determinante il sostegno economico de La Cassa e della sua Fondazione, degli enti locali e della Fondazione Flaminia che ha nello sviluppo dell’università a Ravenna e in Romagna la sua missione.
La mostra resterà aperta fino al 6 luglio 2021.
IL PIEGHEVOLE DELLA MOSTRA
© copyright la Cronaca di Ravenna
Una raccolta di testimonianze dei traguardi conseguiti, ma anche della ‘cocciuta’ volontà di rendere quel ‘decentramento di Bologna’ un risultato capace di far conoscere Ravenna in Italia e in Europa come uno dei Campus universitari meglio organizzati e all’avanguardia negli insegnamenti e nella qualità degli studi.
Oggi l’inaugurazione, con il curatore, il sindaco Michele de Pascale, Antonio Patuelli presidente de La Cassa di Ravenna e dell’Abi, Ernesto Giuseppe Alfieri presidente della Fondazione Cassa di risparmio di Ravenna, Fabio Roversi Monaco (Rettore di UniBo quando nacque il Campus di Ravenna), Elena Fabbri presidente del Campus ravennate, Mirella Falconi presidente della Fondazione Flaminia e il suo predecessore Lanfranco Gualtieri.
L’obiettivo iniziale è stato raggiunto: “Partiti dai 100 iscritti dell’87 si è arrivati ai quasi 4mila di oggi, con i primati recenti conseguiti in tutta l’Alma Mater nelle iscrizioni e nelle immatricolazioni”, afferma Mingozzi, uno dei protagonisti della nascita e dello sviluppo del Campus insieme a Patuelli, Gualtieri e Roversi Monaco.
Il futuro è delineato da Fabbri quando spiega che “dal 2020-2021 sono attivi 19 Corsi di studio, fra cui 5 internazionali in lingua inglese”, e da Falconi che aggiunge come “il Corso di laurea in Medicina e Chirurgia (di cui è coordinatrice, ndr) completi il quadro e faccia di Ravenna una città universitaria a tutto tondo”.
Per il sindaco de Pascale “è stato un insediamento lungimirante fin dall’inizio”. Determinante il sostegno economico de La Cassa e della sua Fondazione, degli enti locali e della Fondazione Flaminia che ha nello sviluppo dell’università a Ravenna e in Romagna la sua missione.
La mostra resterà aperta fino al 6 luglio 2021.
IL PIEGHEVOLE DELLA MOSTRA
© copyright la Cronaca di Ravenna