Il Ridolfi di Forlì si prepara a essere l'aeroporto di Ravenna, Cervia e Faenza | la CRONACA di RAVENNA

Il Ridolfi di Forlì si prepara a essere l'aeroporto di Ravenna, Cervia e Faenza

Allo studio voli per i Paesi che scelgono maggiormente la nostra provincia per le vacanze. Nuove opportunità di promozione turistica. L'interesse di imprese e cittadini

14 giugno 2021 - L'aeroporto Ridolfi di Forlì si rapporta con i territori limitrofi, in particolare Ravenna. I motivi sono evidenti e li ha sintetizzati in una frase Giuseppe Silvestrini, presidente di Forlì Airport, società di gestione costituita da imprenditori romagnoli: "I 25 chilometri che dividono le due città vedono la presenza di un aeroporto, un porto, un terminal crociere che diventerà stazione marittima, un bacino turistico con 10 milioni di presenze sulla costa fino a Cesenatico, città d'arte come Ravenna e Faenza, colline che confinano con quelle toscane, il parco del Delta del Po".

Per questo FA sta lavorando in sinergia con i Comuni di Ravenna, Cervia e Faenza. L'interesse è reciproco: Forlì terrà conto della provenienza dei turisti che arrivano in questa parte di Romagna per mettere a punto le proprie rotte; i territori faranno attività promozionale nelle destinazioni a cui si rivolge l'aeroporto.

Per tutti, le aspettative sono alte. Michele de Pascale, sindaco di Ravenna, afferma “la relazione con i tre scali delle province limitrofe di Bologna, Forlì e Rimini è fondamentale e auspichiamo che sempre di più si vada verso l’integrazione e la non competizione di queste tre importanti infrastrutture. È evidente anche che per l’aeroporto di Forlì il nostro territorio è un bacino imprescindibile sia in termini di outgoing che di incoming e rappresenta un aspetto determinante per il successo dell’operazione”.
De Pascale definisce tre campi di interesse: favorire il flusso turistico, dare un motivo in più a chi deciderà di stabilirsi in questo territorio perché collegamenti efficienti fanno la differenza, fornire alle imprese un'infrastruttura di supporto all'internazionalizzazione.

Massimo Medri, sindaco di Cervia, sottolinea che il turismo sarà uno dei vettori per la ripresa e quindi riprenderà la mobilità globale. "E' necessario che il pubblico e i privati facciano convergere le risorse in due direzioni: quella degli investimenti infrastrutturali e quella della promozione turistica, soprattutto verso i mercati persi in Germania e nei Paesi Bassi, recuperando le posizioni che sono state occupate da Spagna, Grecia, Marocco.
Sono certo che la comunità cervese, gli albergatori e gli operatori del turismo saranno vicini a questo nuovo importante progetto e che al fianco delle istituzioni sapranno cogliere e valorizzare i nuovi collegamenti anche con importanti mete europee. La Romagna deve fare squadra ora più che mai”.

"Dobbiamo riabituarci a un mondo senza i confini ed è il momento giusto per sfruttare l'incredibile opportunità dell'aeroporto di Forlì - ha aggiunto il sindaco di Faenza Massimo Isola. "Vivere con un aeroporto dietro casa fa la differenza, rende un territorio più contemporaneo, un turismo più forte, un tessuto produttivo più attraente per le imprese. E' un'opportunità sfidante che richiederà una progettualità nuova.
Noi, dal canto nostro, sin da subito abbiamo creduto e appoggiato questa grande opportunità; nelle fasi preparatorie abbiamo infatti incontrato più volte la proprietà collaborando alla realizzazione dell’immagine dell’hub e dei suoi locali con immagini della nostra città e accompagnando i gli imprenditori del nostro territorio per mostrare loro le potenzialità dell'aeroporto”.

Sono in fase di studio i collegamenti tra Forlì, Cervia e Ravenna; Faenza è sulla via Emilia e può contare sui collegamenti ferroviari. Oltre alla disponibilità di taxi e Ncc, l'ipotesi è quella di attivare shuttle come si è fatto con l'aeroporto di Bologna. “Da parte nostra – commenta de Pascale - c’è l’assoluta volontà a costruire e potenziare i collegamenti a terra con tutti gli scali che sviluppino tratte per noi interessanti”.
Silvestrini non fa nessun riferimento all'aeroporto Fellini di Rimini. Quella di Forlì è una iniziativa imprenditoriale, che si misurerà con il mercato, a cui partecipa anche Ettore Sansavini, imprenditore ravennate della sanità privata, che crede molto in questo progetto.

Forlì è ritornata a volare dopo una pausa di ben otto anni (l’ultimo volo risaliva al 29 marzo 2013). Lo scalo forlivese, ufficialmente dal 29 ottobre 2020 sotto la gestione di FA srl, ha ospitato il primo volo commerciale martedì 30 marzo 2021, il Catania – Forlì della compagnia aerea Ego Airways.

Quattro sono i vettori che a oggi hanno sposato il progetto del nuovo corso forlivese, finalizzato a favorire il turismo e le esigenze dell’imprenditoria locale con l’obiettivo di far diventare l’aeroporto uno snodo fondamentale e una infrastruttura vitale per migliorare la competitività e l’attrattività della Romagna, grazie alle destinazioni strategiche che lo collegheranno con tutto il mondo.

LE COMPAGNIE E LE DESTINAZIONI

Ego Airways, compagnia aerea italiana, è una start up che effettuerà i voli su Brindisi, Cagliari, Comiso, Olbia e Lamezia Terme in Italia e su Ibiza, Mykonos, Barcellona, Londra e Parigi.

Lumiwings
è invece una compagnia greca, che volerà in Italia a Trapani e a Palermo e inoltre collegherà Forlì a Lodz e alla Grecia.

Air Dolomiti compagnia italo-tedesca del gruppo Lufthansa, che dal 21 giugno collegherà Forlì con Monaco di Baviera, hub strategico che consentirà di raggiungere oltre 100 destinazioni europee e intercontinentali tra le quali gli Stati Uniti, il Giappone e la Corea del Sud.

Air Horizont
, vettore iberico-maltese, ha già ufficializzato le rotte di Bilbao e Amburgo e inizierà l’operatività da Forlì a metà luglio.

Ego Airways, Lumiwings e Air Horizont sono inoltre basate al Ridolfi e con loro è in programma lo sviluppo dell’area charter particolarmente rivolto al settore turistico di tutta la Romagna

LA STORIA DELL’AEROPORTO RIDOLFI

L’aeroporto di Forlì (FRL), dedicato all’aviatore italiano Luigi Ridolfi, nasce negli Anni 30 con destinazione militare, come avviene per tanti altri scali sul territorio nazionale. La sua posizione strategica e centrale tra Fiumicino e Malpensa ne fanno uno scalo sanitario per il trasporto merci, alimentari e animali vivi. Insieme all’Istituto Tecnico Aeronautico Statale “Francesco Baracca”, alla Facoltà di Ingegneria aerospaziale dell’Università di Bologna, all’ENAV Academy ed al Centro di Formazione Volo Professione Volare, costituisce il Polo Tecnologico Aeronautico di Forlì.

Negli anni della Guerra fredda rappresenta l'unico aeroporto della Riviera Romagnola per le compagnie aeree appartenenti ai Paesi del Patto di Varsavia (tra le quali ci sono Aeroflot, Tarom, CSA e LOT). A partire dal 2000 fino al 2010 si inserisce con successo nel mercato delle compagnie low cost, ma a seguito del trasferimento dei voli low cost su Bologna di Ryanair e Wizz Air cessa l’attività commerciale, chiudendo nel marzo del 2013. Il 29 ottobre 2020, dopo sette anni, il Ridolfi ha riaperto sotto la gestione di F.A.

STORIA DI FA SRL

Dopo la revoca, da parte di ENAC, della concessione di gestione rilasciata alla società SEAF Spa di Forlì per avvenuta cessazione dell’attività (marzo 2013), è stata esperita una gara per l’affidamento della gestione nell’anno 2014, non andata a buon fine, e nel giugno 2017 ENAC, previo ascolto ed assenso delle amministrazioni regionali e territoriali dell’Emilia- Romagna, ha ottenuto da parte del MIT (Ministero dei Trasporti) l’autorizzazione per l’indizione di un’ulteriore gara per la concessione della gestione di Forlì mantenendo lo status di Aeroporto Commerciale.

La gara esperita nella primavera 2018 si è conclusa con esito positivo e ad aggiudicarsela è stata la società Forlì Airport Srl nel mese di luglio 2018. Il 12 novembre 2018 è stata firmata la convezione tra ENAC e FA. Il 17 dicembre 2018 ENAC ha richiesto al Ministero dell’Interno Dipartimento Vigili del Fuoco la riattivazione del servizio 7° categoria antincendio per l’aeroporto. All’inizio di gennaio 2019 è stata effettuata la consegna dell’aeroporto alla società FA e il 6 luglio 2020 ENAC ha rilasciato a FA il certificato di Aeroporto, approvando poi il regolamento di scalo il 22 ottobre, rilasciando la certificazione di gestione servizi handling.

La pianificazione operativa riguarda un servizio aeroportuale per voli commerciali sia passeggeri che merci, mentre il progetto industriale qualifica anche per uno specifico orientamento di alta specializzazione rappresentato dal Polo Tecnologico Aeronautico di Forlì, che da oltre 20 anni vede partecipi l’ENAV, l’Università di Bologna, l’Istituto Tecnico Aeronautico, le scuole di volo, l’Istituto di ricerca e sviluppo Isaers, il tutto costituente un compendio aeronautico che si integra con l’aeroporto medesimo.


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