Politica
Verlicchi (La Pigna): "Più sostegni a imprese, famiglie e lavoratori"
Le proposte della lista civica: "Esenzione dal pagamento del canone unico, contributi comunali integrativi dei ristori regionali e nazionali che sono delle mance, riduzione della Tari"
07 aprile 2021 - La lista civica La Pigna sta predisponendo un programma di azioni e di iniziative, chiamato #RicostruiAmoRavenna, in cui elenca le proposte a sostegno di imprese, famiglie e lavoratori in difficoltà.
"Nel programma - spiega Veronica Verlicchi, candidata a sindaco della lista civica - disponiamo che bar, ristoranti, ambulanti, negozi, attività commerciali e artigianali vengano esentati dal pagamento del canone unico (che ha appena sostituito Tosap e imposta comunale sulla pubblicità), fino al 31 dicembre 2021.
Inoltre, considerando che i ristori statali e regionali sono, di fatto, poco più che una mancia per le imprese ravennati, prevediamo che si disponga l'erogazione di contributi comunali integrativi. Attraverso lo stanziamento di un fondo dedicato, si provvede a erogare contributi da un minimo di 2500 euro per le attività dei pubblici esercizi e di palestre e di 1500 euro per le altre attività economiche colpite dalle restrizioni della pandemia.
E ancora: riduzione della Tari e ricalcolo in base alla riduzione del fatturato dell'attività".
La Pigna sottolinea che "la situazione economica e finanziaria di bar, ristoranti, palestre, circoli, scuole di danza, strutture ricettive, agenzie di viaggio, guide turistiche, ambulanti, e più in generale di tutte le attività commerciali colpite dalle restrizioni governative per la lotta alla diffusione del Covid-19, è drammatica anche a Ravenna".
E aggiunge: "In questo anno dall'inizio della pandemia, abbiamo presentato al sindaco uscente Michele de Pascale, decine di proposte a sostegno delle imprese e di tutti i ravennati in difficoltà. La stragrande maggioranza di queste sono state respinte al mittente.Riteniamo che le misure adottate dall'amministrazione de Pascale siano gravemente insufficienti. E' dovere di un ente pubblico, quale è un Comune, supportare i propri cittadini e il tessuto economico del territorio, con azioni concrete e mirate che vadano a sopperire, per quanto possibile, la mancanza di aiuti da parte dello Stato".
"Le risorse comunali ci sono: occorre solo fare una scelta politica destinandole a iniziative in favore dei ravennati invece che a progetti inutili, ancor più in questo momento così drammatico.
Costose consulenze non necessarie, contributi esorbitanti ad associazioni e fondazioni amiche, che non generano ricchezza ma che costituiscono la rete clientelare del Partito Democratico di Ravenna", conclude Verlicchi.
© copyright la Cronaca di Ravenna
"Nel programma - spiega Veronica Verlicchi, candidata a sindaco della lista civica - disponiamo che bar, ristoranti, ambulanti, negozi, attività commerciali e artigianali vengano esentati dal pagamento del canone unico (che ha appena sostituito Tosap e imposta comunale sulla pubblicità), fino al 31 dicembre 2021.
Inoltre, considerando che i ristori statali e regionali sono, di fatto, poco più che una mancia per le imprese ravennati, prevediamo che si disponga l'erogazione di contributi comunali integrativi. Attraverso lo stanziamento di un fondo dedicato, si provvede a erogare contributi da un minimo di 2500 euro per le attività dei pubblici esercizi e di palestre e di 1500 euro per le altre attività economiche colpite dalle restrizioni della pandemia.
E ancora: riduzione della Tari e ricalcolo in base alla riduzione del fatturato dell'attività".
La Pigna sottolinea che "la situazione economica e finanziaria di bar, ristoranti, palestre, circoli, scuole di danza, strutture ricettive, agenzie di viaggio, guide turistiche, ambulanti, e più in generale di tutte le attività commerciali colpite dalle restrizioni governative per la lotta alla diffusione del Covid-19, è drammatica anche a Ravenna".
E aggiunge: "In questo anno dall'inizio della pandemia, abbiamo presentato al sindaco uscente Michele de Pascale, decine di proposte a sostegno delle imprese e di tutti i ravennati in difficoltà. La stragrande maggioranza di queste sono state respinte al mittente.Riteniamo che le misure adottate dall'amministrazione de Pascale siano gravemente insufficienti. E' dovere di un ente pubblico, quale è un Comune, supportare i propri cittadini e il tessuto economico del territorio, con azioni concrete e mirate che vadano a sopperire, per quanto possibile, la mancanza di aiuti da parte dello Stato".
"Le risorse comunali ci sono: occorre solo fare una scelta politica destinandole a iniziative in favore dei ravennati invece che a progetti inutili, ancor più in questo momento così drammatico.
Costose consulenze non necessarie, contributi esorbitanti ad associazioni e fondazioni amiche, che non generano ricchezza ma che costituiscono la rete clientelare del Partito Democratico di Ravenna", conclude Verlicchi.
© copyright la Cronaca di Ravenna