Cronaca
225 "coroncine" in mosaico per i 30 anni di Linea Rosa
L'opera troverà posto nell'ex caserma Dante Alighieri per ricordare le vittime di femminicidio. Saranno realizzate da sei mosaiciste della Cna
01 aprile 2021 - 225 moduli in mosaico ispirati ai festoni che ornano due arcate del Mausoleo di Galla Placidia, che ricordano delle piccole corone e per questo motivo sono state chiamate Coroncine. Un mosaico dedicato alle donne come messaggio di inclusione e libertà. È questo il regalo che la città farà a Linea Rosa in occasione dei trent’anni di attività contro la violenza di genere.Nell’insieme le Coroncine, della misura di 18x15 centimetri, daranno vita a un unico disegno variopinto, ma armonioso, a testimonianza della diversità e della grande bellezza delle donne alimentata dalla speciale unicità di ognuna.
Le Coroncine, infatti, saranno contenute all'interno di un'opera, la cui realizzazione è finanziata dal Comune, posizionata nell’area, in fase di riqualificazione, della ex caserma Dante Alighieri.
Avrà una grandezza di 2,25 per 2,70 metri, e verrà inserita all’interno di un susseguirsi di basi in terracotta, come richiamo alla simbologia dei monumenti paleocristiani, in cui il mattone a vista richiama il corpo dell'uomo e la sua vita terrena, mentre l'interno, decorato da preziosi mosaici, indica l’anima e la prospettiva di una vita eterna.
Il completamento dell’opera è previsto in autunno e a seguire ne sarà organizzata l’inaugurazione.
“Celebriamo con questa significativa opera in mosaico – afferma il sindaco Michele de Pascale – un traguardo importante di cui siamo molto orgogliosi, i trent’anni di Linea Rosa. Questo progetto artistico verrà collocato in un luogo speciale, il nuovo parco dell'ex caserma Dante Alighieri intitolato a Francesca Da Polenta, anima dantesca di grandezza straordinaria, vittima di femminicidio. Dunque l’opera, e il luogo che la ospita, rappresentano insieme un messaggio potente della città di Ravenna contro la violenza sulle donne”.
“Questa installazione artistica e l’occasione per la quale è stata realizzata avviene in un momento storico molto particolare – sottolinea Ouidad Bakkali, assessora alle Politiche e cultura di genere -. La pandemia ha creato situazioni difficili di convivenza tra le mura domestiche per le donne, che in alcune circostanze sono degenerate in violenze e femminicidi. La comunità ravennate da tempo è sensibile a questa tematica e pronta ad agire in aiuto delle vittime. La rete che accoglie e protegge le donne è attiva e al servizio di coloro che hanno il coraggio di uscire dalla violenza e denunciare”.
“Che si sia pensato di collocare l’opera in questo nuovo spazio nel centro di Ravenna – dichiara Federica Del Conte, assessora alla Rigenerazione urbana – mi rende particolarmente felice. Lo arricchirà di un forte significato che sarà visibile a cittadini e turisti che apprezzeranno ancora di più questo luogo recuperato e restituito per la prima volta alla città dopo anni di abbandono”.
“Il nostro percorso decennale - commenta la presidente di Linea Rosa, Alessandra Bagnara -, fatto di tanti sacrifici e grandi successi, viene sintetizzato e raccontato in una creazione artistica, fruibile e visibile a tutti e a tutte nonché permanente nel tempo. Una dedica importante, per noi motivo di orgoglio e nuova linfa per il futuro. Non smetterò mai di ringraziare le mosaiciste, per la loro apprezzatissima idea, nonché la Soprintendenza e le Istituzioni per l’entusiasmo dimostrato nell’accogliere la proposta”.
La realizzazione del monumento da parte di un gruppo di sei mosaiciste di CNA Ravenna (Anna Finelli di Annafietta, Arianna Gallo di Koko Mosaico, Elisa Brighi ed Evelina Garoni di Dimensione Mosaico, Lea Ciambelli di Pixel Mosaici e Barbara Liverani di Barbara Liverani Studio) rappresenta anche il lancio dell’opera diffusa ‘Racconti Ravennati’, un progetto ideato durante il lockdown che ambisce ad arricchire la città di nuove opere in grado di mandare un messaggio positivo e di speranza e, contemporaneamente, diventare attrazioni turistiche.
“Il progetto Racconti Ravennati ha partecipato alla prima edizione del Premio Tina Anselmi - spiega orgogliosa Anna Fietta -, indetto dal Comune di Ravenna e si è classificato al primo posto della sua categoria aggiudicandosi 4.000 euro, che abbiamo interamente devoluto allo sviluppo della stessa iniziativa.
La collaborazione ormai decennale con Linea Rosa ci ha portate naturalmente a proporre il nostro progetto ad Alessandra Bagnara e così è nata l’idea del monumento per il trentennale del Centro Antiviolenza ravennate”.
© copyright la Cronaca di Ravenna
Le Coroncine, infatti, saranno contenute all'interno di un'opera, la cui realizzazione è finanziata dal Comune, posizionata nell’area, in fase di riqualificazione, della ex caserma Dante Alighieri.
Avrà una grandezza di 2,25 per 2,70 metri, e verrà inserita all’interno di un susseguirsi di basi in terracotta, come richiamo alla simbologia dei monumenti paleocristiani, in cui il mattone a vista richiama il corpo dell'uomo e la sua vita terrena, mentre l'interno, decorato da preziosi mosaici, indica l’anima e la prospettiva di una vita eterna.
Il completamento dell’opera è previsto in autunno e a seguire ne sarà organizzata l’inaugurazione.
“Celebriamo con questa significativa opera in mosaico – afferma il sindaco Michele de Pascale – un traguardo importante di cui siamo molto orgogliosi, i trent’anni di Linea Rosa. Questo progetto artistico verrà collocato in un luogo speciale, il nuovo parco dell'ex caserma Dante Alighieri intitolato a Francesca Da Polenta, anima dantesca di grandezza straordinaria, vittima di femminicidio. Dunque l’opera, e il luogo che la ospita, rappresentano insieme un messaggio potente della città di Ravenna contro la violenza sulle donne”.
“Questa installazione artistica e l’occasione per la quale è stata realizzata avviene in un momento storico molto particolare – sottolinea Ouidad Bakkali, assessora alle Politiche e cultura di genere -. La pandemia ha creato situazioni difficili di convivenza tra le mura domestiche per le donne, che in alcune circostanze sono degenerate in violenze e femminicidi. La comunità ravennate da tempo è sensibile a questa tematica e pronta ad agire in aiuto delle vittime. La rete che accoglie e protegge le donne è attiva e al servizio di coloro che hanno il coraggio di uscire dalla violenza e denunciare”.
“Che si sia pensato di collocare l’opera in questo nuovo spazio nel centro di Ravenna – dichiara Federica Del Conte, assessora alla Rigenerazione urbana – mi rende particolarmente felice. Lo arricchirà di un forte significato che sarà visibile a cittadini e turisti che apprezzeranno ancora di più questo luogo recuperato e restituito per la prima volta alla città dopo anni di abbandono”.
“Il nostro percorso decennale - commenta la presidente di Linea Rosa, Alessandra Bagnara -, fatto di tanti sacrifici e grandi successi, viene sintetizzato e raccontato in una creazione artistica, fruibile e visibile a tutti e a tutte nonché permanente nel tempo. Una dedica importante, per noi motivo di orgoglio e nuova linfa per il futuro. Non smetterò mai di ringraziare le mosaiciste, per la loro apprezzatissima idea, nonché la Soprintendenza e le Istituzioni per l’entusiasmo dimostrato nell’accogliere la proposta”.
La realizzazione del monumento da parte di un gruppo di sei mosaiciste di CNA Ravenna (Anna Finelli di Annafietta, Arianna Gallo di Koko Mosaico, Elisa Brighi ed Evelina Garoni di Dimensione Mosaico, Lea Ciambelli di Pixel Mosaici e Barbara Liverani di Barbara Liverani Studio) rappresenta anche il lancio dell’opera diffusa ‘Racconti Ravennati’, un progetto ideato durante il lockdown che ambisce ad arricchire la città di nuove opere in grado di mandare un messaggio positivo e di speranza e, contemporaneamente, diventare attrazioni turistiche.
“Il progetto Racconti Ravennati ha partecipato alla prima edizione del Premio Tina Anselmi - spiega orgogliosa Anna Fietta -, indetto dal Comune di Ravenna e si è classificato al primo posto della sua categoria aggiudicandosi 4.000 euro, che abbiamo interamente devoluto allo sviluppo della stessa iniziativa.
La collaborazione ormai decennale con Linea Rosa ci ha portate naturalmente a proporre il nostro progetto ad Alessandra Bagnara e così è nata l’idea del monumento per il trentennale del Centro Antiviolenza ravennate”.
© copyright la Cronaca di Ravenna