Politica
Mingozzi: "Per la E55 speriamo sia la volta buona"
Il presidente del Tcr auspica una accelerazione degli interventi affinchè la nuova superstrada sia di supporto al nuovo porto post hub

11 gennaio 2021 - "Fa piacere vedere che Anas, Regione e ministero dei Trasporti (con il programma Italia Veloce) intendono ripristinare il tracciato di quell'E55 abbandonata dal precedente Governo e qualche anno fa dalla stessa Regione" afferma Giannantonio Mingozzi, presidente di Tcr.La notizia è stata pubblicata oggi su Il Resto del Carlino.
"Gli interventi progettuali e gli stanziamenti congiunti sembrano assicurare, al momento, quegli impegni sulla tratta Ravenna-Ferrara mare-Mestre indicati nel primo protocollo siglato anni fa dall'Emilia Romagna e dal Veneto e ricomparsi a fine anno (grazie all'assessore Corsini e al Comune di Ravenna) in sede di incontro ministeriale, ricorda Mingozzi; la notizia che Anas prevede 4 miliardi di risorse da destinare sia alle manutenzioni, sia alle nuove tratte che collegano le due regioni fa sperare che sia la volta buona dopo trent'anni di illusioni e inutili dibattiti. Mi auguro che anche il Veneto sia disponibile a concordare il tracciato che collega con la nuova superstrada Ravenna, Ferrara e il territorio veneto, in particolare Mesola e le Valli di Comacchio, affinchè la trasportistica su gomma possa contare al più presto su di una alternativa a quella Romea che ormai non è più adeguata a sostenere il traffico pesante in entrata e uscita dal porto di Ravenna" aggiunge Mingozzi.
"Ma occorre accelerare pratiche, progetti e procedure perchè lo sviluppo infrastrutturale dei nostri collegamenti è in piena evoluzione e le merci non attendono. L'avvio imminente dei lavori per nuovi fondali e banchine nel porto di Ravenna rappresenta un incentivo formidabile affinchè strade e ferrovie si adeguino alle nuove potenzialità del nostro scalo e non possiamo consumare inutilmente altri mesi o anni di illusioni e false promesse" conclude Mingozzi.
© copyright la Cronaca di Ravenna
"Gli interventi progettuali e gli stanziamenti congiunti sembrano assicurare, al momento, quegli impegni sulla tratta Ravenna-Ferrara mare-Mestre indicati nel primo protocollo siglato anni fa dall'Emilia Romagna e dal Veneto e ricomparsi a fine anno (grazie all'assessore Corsini e al Comune di Ravenna) in sede di incontro ministeriale, ricorda Mingozzi; la notizia che Anas prevede 4 miliardi di risorse da destinare sia alle manutenzioni, sia alle nuove tratte che collegano le due regioni fa sperare che sia la volta buona dopo trent'anni di illusioni e inutili dibattiti. Mi auguro che anche il Veneto sia disponibile a concordare il tracciato che collega con la nuova superstrada Ravenna, Ferrara e il territorio veneto, in particolare Mesola e le Valli di Comacchio, affinchè la trasportistica su gomma possa contare al più presto su di una alternativa a quella Romea che ormai non è più adeguata a sostenere il traffico pesante in entrata e uscita dal porto di Ravenna" aggiunge Mingozzi.
"Ma occorre accelerare pratiche, progetti e procedure perchè lo sviluppo infrastrutturale dei nostri collegamenti è in piena evoluzione e le merci non attendono. L'avvio imminente dei lavori per nuovi fondali e banchine nel porto di Ravenna rappresenta un incentivo formidabile affinchè strade e ferrovie si adeguino alle nuove potenzialità del nostro scalo e non possiamo consumare inutilmente altri mesi o anni di illusioni e false promesse" conclude Mingozzi.

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