Politica
Nuovo Dpcm, Emilia Romagna a rischio fascia rossa. Spostamenti vietati tra regioni, per i bar no asporto dopo le 18. Bonaccini critico
Oggi gli incontri con i governatori delle Regioni. Il Dpcm entrerà in vigore il 16 gennaio
11 gennaio 2021 - Ieri sera il vertice di governo a Palazzo Chigi ha messo a punto i contenuti del Dpcm che entrerà in vigore il 16 gennaio. Oggi, lunedì 11 gennaio, alle 10.30 si terrà l'incontro con le Regioni per discutere le proposte mentre mercoledì 13 il ministro Speranza le illustrerà alle Camere.
Il nuovo Dpcm manterrà il coprifuoco alle 22 e conterrà altre restrizioni, a partire dalla zona rossa applicata se l’incidenza settimanale dei casi è superiore a 250 ogni 100mila abitanti. Coi dati di questi giorni, sarebbe in zona rossa il Veneto e prossima a esserlo l’Emilia Romagna (242,44 casi ogni 100mila abitanti). Oltre a queste, le altre regioni che superano i 200mila casi ogni 100mila abitanti sono Friuli Venezia Giulia, Marche e la provincia di Bolzano. Nessuna regione è sotto la soglia consigliata di 50 casi su 100mila abitanti, quella più virtuosa è la Toscana con 78,95 casi ogni 100mila abitanti.
Questo parametro, che si aggiungerebbe a quello già in atto della soglia dell’Rt per determinare il posizionamento nelle fasce, è stato già contestato dal governatore dell'Emilia Romagna e presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini.
Sarebbe confermato il divieto di circolazione tra le regioni, anche per quelle in fascia gialla, nemmeno per raggiungere le seconde case, esclusi motivi di urgenza, lavoro, salute.
Si discute sulle restrizioni natalizie riguardo alle visite a parenti e amici, una volta al giorno in non più di due persone con minori di 14 anni.
Potrebbero non essere confermati i week end sempre arancioni, che prevedevano spostamenti consentiti nel proprio comune e negozi aperti; bar e ristoranti chiusi per tutta la giornata, eccetto asporto e delivery, e coprifuoco dalle 22 alle 5. Per i bar l'asporto non sarebbe più possibile dopo le 18, per evitare gli aperitivi improvvisati nelle strade.
Le regioni in fascia arancione avrebbero la deroga che consente a chi abita nei Comuni con un massimo di 5mila abitanti di spostarsi, ma solo in un raggio di 30 chilometri e senza andare nei capoluoghi di provincia.
Confermata la chiusura, anche nelle regioni gialle, di ristoranti e bar alle 18, consentito delivery e asporto (probabilmente per i bar non dopo le 18).
Ancora chiuse piscine e palestre (potrebbero essere consentite le lezioni individuali e su questo è previsto un incontro il 12 gennaio), e ancora sospesi gli spettacoli aperti al pubblico in teatri, cinema e altri spazi anche all'aperto. Nelle zone gialle di nuovo aperti i musei.
Gli impianti da sci non tornerebbero in funzione il 18, com'era stato ipotizzato.
Si sta valutando la possibilità di istituire delle zone bianche nelle aree che hanno l’indice di trasmissibilità Rt sotto lo 0,5 e un tasso di incidenza di 50 casi la settimana ogni 100mila abitanti, numeri oggi difficilmente raggiungibili. Nelle zone bianche niente coprifuoco, aperte tutte le attività, compresa la scuola, si dovrà solo indossare la mascherina e mantenere il distanziamento.
Nel frattempo, fino al 15 gennaio l’Emilia Romagna è in fascia arancione.
© copyright la Cronaca di Ravenna
Il nuovo Dpcm manterrà il coprifuoco alle 22 e conterrà altre restrizioni, a partire dalla zona rossa applicata se l’incidenza settimanale dei casi è superiore a 250 ogni 100mila abitanti. Coi dati di questi giorni, sarebbe in zona rossa il Veneto e prossima a esserlo l’Emilia Romagna (242,44 casi ogni 100mila abitanti). Oltre a queste, le altre regioni che superano i 200mila casi ogni 100mila abitanti sono Friuli Venezia Giulia, Marche e la provincia di Bolzano. Nessuna regione è sotto la soglia consigliata di 50 casi su 100mila abitanti, quella più virtuosa è la Toscana con 78,95 casi ogni 100mila abitanti.
Questo parametro, che si aggiungerebbe a quello già in atto della soglia dell’Rt per determinare il posizionamento nelle fasce, è stato già contestato dal governatore dell'Emilia Romagna e presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini.
Sarebbe confermato il divieto di circolazione tra le regioni, anche per quelle in fascia gialla, nemmeno per raggiungere le seconde case, esclusi motivi di urgenza, lavoro, salute.
Si discute sulle restrizioni natalizie riguardo alle visite a parenti e amici, una volta al giorno in non più di due persone con minori di 14 anni.
Potrebbero non essere confermati i week end sempre arancioni, che prevedevano spostamenti consentiti nel proprio comune e negozi aperti; bar e ristoranti chiusi per tutta la giornata, eccetto asporto e delivery, e coprifuoco dalle 22 alle 5. Per i bar l'asporto non sarebbe più possibile dopo le 18, per evitare gli aperitivi improvvisati nelle strade.
Le regioni in fascia arancione avrebbero la deroga che consente a chi abita nei Comuni con un massimo di 5mila abitanti di spostarsi, ma solo in un raggio di 30 chilometri e senza andare nei capoluoghi di provincia.
Confermata la chiusura, anche nelle regioni gialle, di ristoranti e bar alle 18, consentito delivery e asporto (probabilmente per i bar non dopo le 18).
Ancora chiuse piscine e palestre (potrebbero essere consentite le lezioni individuali e su questo è previsto un incontro il 12 gennaio), e ancora sospesi gli spettacoli aperti al pubblico in teatri, cinema e altri spazi anche all'aperto. Nelle zone gialle di nuovo aperti i musei.
Gli impianti da sci non tornerebbero in funzione il 18, com'era stato ipotizzato.
Si sta valutando la possibilità di istituire delle zone bianche nelle aree che hanno l’indice di trasmissibilità Rt sotto lo 0,5 e un tasso di incidenza di 50 casi la settimana ogni 100mila abitanti, numeri oggi difficilmente raggiungibili. Nelle zone bianche niente coprifuoco, aperte tutte le attività, compresa la scuola, si dovrà solo indossare la mascherina e mantenere il distanziamento.
Nel frattempo, fino al 15 gennaio l’Emilia Romagna è in fascia arancione.
© copyright la Cronaca di Ravenna