Economia
Ristori alle discoteche/ Montanari: "Un aiuto per riorganizzarci"
“Per noi è importante - dice l'assessore Corsini - che i gestori riescano a superare questo lungo e doloroso fermo delle attività"
09 gennaio 2021 - “Le discoteche non devono chiudere, questa è solo una pausa resa necessaria dalla situazione generale a causa della pandemia. E la Regione rimane, concretamente, al loro fianco”.
Così l’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini, esprime la propria vicinanza ai gestori di questo comparto, storico e strategico, danneggiato dalle restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria di questi mesi.
Una vicinanza concreta, che si sostanzia con ristori per 3 milioni di euro di fondi regionali rivolti proprio ai gestori delle discoteche, da Piacenza a Rimini, per sostenerli nell’affrontare questo difficile periodo di stop delle attività, in attesa della ripartenza.
“Le discoteche dell’Emilia-Romagna - commenta l’assessore Corsini - sono da sempre una peculiarità della nostra terra, e sono parte integrante della nostra economia turistica. Un vero e proprio esempio di imprenditorialità di successo, che offre lavoro e contribuisce all’economia regionale”.
“Per noi è importante - chiude Corsini - che i gestori riescano a superare questo lungo e doloroso fermo delle attività, in attesa che la pandemia allenti la morsa e si possa riprendere al più presto; io sono fiducioso, voglio pensare che tra pochi mesi torneremo a far ballare l’Italia”.
Bisognerà ora vedere quali saranno i criteri di assegnazione dei fondi, per un settore centrale per l'industria turistica. Importante sarà la riduzione dei costi: ad esempio, della Tari e delle utenze, e dell'Iva dal 22 al 10% come quella dei ristoranti.
“È un dato reale che siamo stati una delle categorie più colpite – commenta Mattia Montanari, socio di alcune discoteche del Ravennate e della Riviera. I ristori danno una mano a sistemare situazioni pendenti e a investire in questo mondo che andrà rivisto. E’ necessario pensare a come riorganizzare il pubblico spettacolo, fare il possibile per fare meglio e ripartire con intelligenza”.
I ristori destinati al comparto dell’intrattenimento fanno parte di un ‘pacchetto’ di 40 milioni di euro - annunciato dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini durante la video conferenza stampa di fine anno - rivolto a diverse categorie messe in difficoltà dal Covid-19. Di questi, circa 21,8 milioni di aiuti sono per i pubblici esercizi come bar e ristoranti e i restanti 8 milioni sono destinati a taxi e servizi di noleggio con conducente, maestri di sci, palestre, piscine pubbliche e private, sale cinematografiche, guide turistiche e spettacoli viaggianti.
© copyright la Cronaca di Ravenna
Così l’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini, esprime la propria vicinanza ai gestori di questo comparto, storico e strategico, danneggiato dalle restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria di questi mesi.
Una vicinanza concreta, che si sostanzia con ristori per 3 milioni di euro di fondi regionali rivolti proprio ai gestori delle discoteche, da Piacenza a Rimini, per sostenerli nell’affrontare questo difficile periodo di stop delle attività, in attesa della ripartenza.
“Le discoteche dell’Emilia-Romagna - commenta l’assessore Corsini - sono da sempre una peculiarità della nostra terra, e sono parte integrante della nostra economia turistica. Un vero e proprio esempio di imprenditorialità di successo, che offre lavoro e contribuisce all’economia regionale”.
“Per noi è importante - chiude Corsini - che i gestori riescano a superare questo lungo e doloroso fermo delle attività, in attesa che la pandemia allenti la morsa e si possa riprendere al più presto; io sono fiducioso, voglio pensare che tra pochi mesi torneremo a far ballare l’Italia”.
Bisognerà ora vedere quali saranno i criteri di assegnazione dei fondi, per un settore centrale per l'industria turistica. Importante sarà la riduzione dei costi: ad esempio, della Tari e delle utenze, e dell'Iva dal 22 al 10% come quella dei ristoranti.
“È un dato reale che siamo stati una delle categorie più colpite – commenta Mattia Montanari, socio di alcune discoteche del Ravennate e della Riviera. I ristori danno una mano a sistemare situazioni pendenti e a investire in questo mondo che andrà rivisto. E’ necessario pensare a come riorganizzare il pubblico spettacolo, fare il possibile per fare meglio e ripartire con intelligenza”.
I ristori destinati al comparto dell’intrattenimento fanno parte di un ‘pacchetto’ di 40 milioni di euro - annunciato dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini durante la video conferenza stampa di fine anno - rivolto a diverse categorie messe in difficoltà dal Covid-19. Di questi, circa 21,8 milioni di aiuti sono per i pubblici esercizi come bar e ristoranti e i restanti 8 milioni sono destinati a taxi e servizi di noleggio con conducente, maestri di sci, palestre, piscine pubbliche e private, sale cinematografiche, guide turistiche e spettacoli viaggianti.
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