Politica
Barattoni inaugura il mandato: appello all’unità, difesa dei diritti e centralità del territorio
Insediato il nuovo Consiglio comunale: conferme, prime tensioni e un forte messaggio contro i pregiudizi. Al centro il porto, i consigli territoriali e il futuro della città

Si è tenuta oggi, a Palazzo Merlato, la prima seduta del nuovo Consiglio comunale di Ravenna, presieduta dal neoeletto sindaco Alessandro Barattoni, che ha giurato davanti a un’aula gremita di cittadini. La seduta, breve ma densa di contenuti, ha visto l’elezione di Daniele Perini (Ama Ravenna) alla presidenza del consiglio con 28 voti e l’astensione sua e di Veronica Verlicchi (La Pigna), mentre il ruolo di vicepresidente è andato senza polemiche ad Alvaro Ancisi (Polo civico popolare), proposto da Nicola Grandi (FdI), con la sola astensione di Verlicchi, che ha denunciato di non essere stata coinvolta nella scelta.
Il dibattito si è acceso sulle nomine della giunta e in particolare sulla giovane assessora Hiba Alif, 21 anni, assente per impegni di studio. Bersaglio di offese online, è stata difesa pubblicamente dal sindaco, da Ouidad BaKkali (parlamentare Pd) e da diverse realtà associative come Il Terzo Mondo e Arcigay, che hanno denunciato l’odio razzista e sessista rivolto alla giovane. Barattoni ha ribadito che il merito sarà l’unico criterio di valutazione per gli assessori, non età o provenienza.
Il sindaco ha poi illustrato la composizione della giunta, sottolineando alcune scelte strategiche come l’abbinamento tra turismo e sviluppo economico, politiche di genere e bilancio, scuola e infanzia, e la gestione integrata tra centro storico e verde urbano. Ha invitato il consiglio all’unità su temi chiave come porto, infrastrutture, Bolkestein e tutela del territorio dagli eventi climatici estremi.
Tra le priorità, Barattoni ha indicato il ripristino dei consigli territoriali, chiedendo una norma che, come per Roma Capitale, tenga conto dell’estensione territoriale oltre al numero di abitanti. Ha proposto un documento congiunto da presentare agli organi superiori per rafforzare la rappresentanza e l’autonomia finanziaria delle circoscrizioni.
In aula, tra gli interventi, da segnalare il tono fermo ma collaborativo dell’opposizione: Ancarani (FI) ha promesso una critica costruttiva, Grandi (FdI) ha assicurato giudizi basati sui fatti, ma ha contestato alcune nomine ritenute incoerenti. Cortesi (Pd), nuovo capogruppo, ha difeso la giunta come un equilibrio tra continuità e rinnovamento.
Cortesi, insegnante e attivista, guiderà un gruppo Pd ampiamente rinnovato, con 16 consiglieri (9 alla prima esperienza), eterogeneo per età e provenienze. Obiettivo: costruire un’agenda condivisa su partecipazione, servizi e transizione ecologica.
Ancisi ha annunciato la nascita del gruppo Polo civico popolare (con Spadoni) e, tra ironia e disponibilità, ha confermato il suo ruolo di vicepresidente.
L’insediamento ha segnato dunque l’avvio formale del nuovo ciclo amministrativo, con una forte attenzione al rispetto istituzionale, all’inclusione e alla necessità di risposte concrete ai problemi del territorio.

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